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Economia Oderzo

Vino e ortofrutta, un milione di perdite nell'opitergino mottense

E’ vero che i locali potranno lavorare per asporto ma l’ennesima restrizione impone una riflessione sulle ricadute negative dell'emergenza Covid

La storia spesso purtroppo si ripete. Ed in negativo. Anche quest’anno è  salato il conto che dovrà pagare l’indotto del vino e dell’ortofrutta causa emergenza sanitaria che colpirà i ristoranti  dell’Opitergino-Mottense durante le festività pasquali. Su un campione di 60 ristoranti (compresi agriturismi) si calcolano perdite per  un milione (700 mila riguardano il vino di cui 400mila il Prosecco). E’ vero che i locali potranno lavorare per asporto ma l’ennesima restrizione impone una riflessione sulle ricadute negative che nel 2021 avranno le aziende vitivinicole e le imprese che producono ortaggi e frutta.

Valerio Nadal presidente di Condifesa TVB oltre 10mila imprese associate: «La salute è la priorità e va salvaguardata, ma l’economia è fondamentale. Vogliamo chiarezza sul futuro, saperne di più sulle riaperture, il turismo legato alla montagna e la fascia collinare e al mare è fondamentale. Siamo pronti a rispettare le regole e le distanze ma ci servono certezze. Rappresento il mondo del vino e nel 2020 per certe aziende è stato un anno da dimenticare. Chi ha lavorato con i privati diciamo che ha limitato i danni».  

Fiorenzo Lorenzon  presidente Coldiretti San Biagio di Callalta: «Situazione disastrosa, anche all’estero mercato rallentato. Permettetemi di dire che “si vivacchia”, ci sono aziende che in certe località turistiche  sono state costrette a riprendersi il vino perché i ristoratori non potevano pagarlo in quanto la stagione  è tuttora  bloccata. In molti casi l’asporto rappresenta più un onere che un beneficio».

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