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Manifatturiero, previste 45mila assunzioni in Veneto. Pedemontana: «Una volta conclusa sarà insufficiente»

Il presidente della Camera di commercio di Treviso e Belluno, Mario Pozza, commenta la prossima apertura del collegamento di Villorba e i numeri della congiuntura dell'ultimo trimestre 2022 e le previsioni per il 2023 in cui cresce la fiducia. La recessione potrebbe finalmente essere alle spalle

Per il primo trimestre del 2023 sono previste oltre 45.000 assunzioni in Veneto nel manifatturiero, +7.000 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Trend analogo anche a Treviso (10.500 programmi di assunzione nel comparto, +1.500 rispetto al primo trimestre 2022) e a Belluno (2.500 assunzioni, +800 rispetto al periodo di confronto). In tutti i settori economici la previsione di nuovi assunti è invece di 134mila lavoratori. Nei dati Excelsior, sui programmi di assunzione delle imprese del territorio, emergono segnali di cauto ottimismo per quanto riguarda il 2023 ma a fare da contraltare a questi numeri ci sono quelli esposti oggi, 14 febbraio, dal presidente della Camera di commercio di Treviso e Belluno, Mario Pozza che ha evidenziato come il manufatturiero trevigiano e quello bellunese abbiano dato segnali di tenuta ma ci siano anche segnali di rallentamento.

«Si è indebolita molto la raccolta ordini e hanno sofferto maggiormente i settori legati ai beni di consumo, più esposti alla pressione inflazionistica» ha sottolineato il presidente Pozza «però il “sentiment” dei nostri imprenditori per i primi tre mesi del 2023 torna ad essere più cautamente ottimista. Il 45% delle imprese venete e trevigiane prevede un aumento della produzione contro un 21-22% che invece ne teme la contrazione. Ben diversa era la situazione a giugno, quando giudizi di aumento e di flessione quasi si andavano a bilanciare. Di poco si discosta il “sentiment” bellunese: gli ottimisti per la produzione sono il 40%, i pessimisti il 27%».

«Sembra dunque allontanarsi l’ipotesi di recessione» aggiunge Pozza «Certo, non è da farla facile, continua ad esserci una guerra nel cuore dell’Europa e resta alta l’inflazione nonostante i costi energetici abbiamo iniziato a diminuire: questo tema dell’inflazione resta fondamentale per capire come proseguirà l’economia nel 2023, perché potranno risentirne i settori maggiormente sensibili alla perdita del potere d’acquisto delle famiglie. I dati ci mostrano un’industria alimentare “fuori dal coro” quanto a possibile ripresa nel primo trimestre dell’anno. E poi, se permane l’inflazione alta, c’è il rischio di un’ulteriore stretta sul costo del denaro, che potrebbe frenare ulteriormente l’economia. Ma faccio mie le considerazioni del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco: se da un lato è innegabile una situazione di estrema incertezza, che ci impone di vigilare sull’inflazione, la stessa incertezza suggerisce anche di muoversi gradualmente e prudentemente rispetto ai tassi d’interesse per non uccidere nella culla la ripresa con una politica monetaria troppo restrittiva».

Pedemontana, in dirittura d'arrivo l'apertura del collegamento di Villorba

«Fortunatamente si apre a Villorba il collegamento con la Pedemontana, un'opera strategica perchè a ridosso abbiamo grandissime strutture industriali, di livelllo internazionale» ha commentato Mario Pozza «Resta il tratto a Montecchio e quando ci sarà il collegamento diretto la Pedemontana sarà anche insufficente. E' una superstrada, concepita tanti anni fa, fatta in un contesto di salvaguardia del territorio, è molto bella dal punto di vista estetico, non va ad impattare. C'è il problema del costo ma mi auguro che si possa risolvere aumentando il flusso dei transiti».

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