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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Studi di infortunistica trevigiani intervengono sul colpo di frusta

Il Presidente dell'Aneis, Luigi Cipriano puntualizza: “C’è poca chiarezza. Non è vero che il colpo di frusta non viene più risarcito”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday
Gli Studi di infortunistica della provincia di Treviso, uniti sotto la sigla dell'ANEIS (Associazione nazionale esperti di infortunistica stradale), protestano per un falso convincimento che si sta radicando anche nella Marca, ovvero che il cosiddetto "colpo di frusta" non venga più risarcito dalle compagnie assicurative.
"Ho scritto ai direttori sanitari delle Ulss trevigiane per fare chiarezza sul fatto che nessuna legge "abroga" il diritto del cittadino al risarcimento dei danni causati derivanti anche da "colpo di frusta". È compito esclusivo del medico accertare la lesione e valutane le conseguenze, con scientificità e rigorosità, prima come adesso. - spiega il Cav. Luigi Cipriano, presidente nazionale ANEIS - La salute è un bene primario garantito dalla nostra Costituzione e chi ne viene privato non deve vedersi arbitrariamente negato il diritto al risarcimento, anche quando trattasi di "colpo di frusta" di lieve entità.
 
L'azione di "protesta/informazione" coinvolge una quindicina di studi di infortunistica della provincia di Treviso, distribuiti tra Sinistra e Destra Piave, che chiedono chiarezza a proposito delle modifiche al Codice delle Assicurazioni introdotte della legge n.27 del 24 marzo 2012 che introduce un diverso e più rigoroso criterio di prova delle lesioni di lieve entità.
"Anche se il recente decreto Monti sulle liberalizzazioni ha modificato la normativa per il risarcimento dei danni causati da incidenti stradali, richiedendo un supplemento di esami clinici strumentali per documentare le lesioni subite nel caso del "colpo di frusta", non cambia il fatto che è il medico a valutare la situazione del paziente e diagnosticare il suo stato di salute dopo un incidente, - continua Cipriano - per questo ho voluto sensibilizzare tutti i medici, soprattutto quelli del Pronto Soccorso, affinché nella redazione della Relazione Sanitaria di Pronto Soccorso dedichino particolare attenzione all'Esame Obiettivo ed alla refertazione degli esami strumentali eseguiti. Questi devono essere il più precisi ed esaurienti possibile, non tralasciando nulla di ciò che emerge".
 
Che una convinzione a proposito si sia già radicata tra la popolazione sembra confermato dal fatto che sono diminuite le denunce di lesioni da "colpo di frusta" nei pronto soccorso trevigiani.
 
"E' evidente l'azione moralizzatrice che il Governo ha voluto fare con questo decreto convertito in legge dal Parlamento. Condanniamo energicamente gli speculatori e i mistificatori, ma nello stesso tempo riteniamo legittimo che se la lesione subita nel sinistro è reale, questa debba senza esitazione essere riconosciuta come tale e a questa debba seguire anche il giusto risarcimento del danno subito. - conclude il presidente Cipriano - E' quindi necessaria in questo momento una corretta e completa informazione al fine di scongiurare il rischio di un'interpretazione particolarmente restrittiva e sicuramente "interessata" da parte delle imprese di Assicurazione, che porti alla negazione del risarcimento per tutta una serie di lesioni quali la distorsione cervicale, lombare, il trauma cranico anche commotivo ed altri ancora".
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