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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

La sfida della sostenibilità, ecco il test per le aziende

Iniziativa di UNIS&F in collaborazione con la Camera di Commercio di Treviso - Belluno. Nel 2023 anche un Osservatorio territoriale permanente per la sostenibilità di imprese e territorio

Gli industriali trevigiani e padovani si preparano a raccogliere la sfida della sostenibilità e lo fanno anche grazie ad una nuova piattaforma on line, ESG ASSESSMENT, in grado di monitorare lo stato di salute delle imprese e suggerire le soluzioni da adottare per intraprendere un percorso di adesione a tematiche trasversali come il green, la parità di genere, la tutela del territorio in cui si opera, il welfare aziendale. Il test è disponibile da gennaio 2023. Dopo la registrazione nel sito di Assindustria Venetocentro, sezione Sostenibilità, l’azienda potrà compilare il questionario progettato dagli esperti della società di formazione e servizi e finanziato dalla Camera di Commercio di Treviso - Belluno ed ottenere una prima fotografia dell’azienda in tutte le sue componenti, evidenziando i punti di forza e le aree di miglioramento in ottica di sostenibilità. “Abbiamo iniziato ad occuparci di sostenibilità nel 2015 con corsi specifici e giornate informative, erano anni in cui il tema era legato soprattutto al mondo del no-profit, ha sottolineato Pasquale Costanzo, Direttore Generale di UNIS&F. Oggi non è più così perché le nostre imprese sono consapevoli che è lo stesso modello di business a chiedere di vincere la sfida. Le aziende di qualsiasi dimensione ci domandano soluzioni concrete per essere aiutate nel loro percorso di adesione ai principi di sostenibilità, in particolare nella valutazione dei processi interni e della supply chain. Noi le supportiamo con azioni formative e successivamente di accompagnamento concreto. Come sempre ricordiamo,è fondamentale creare una diffusa su questi temi e sugli impatti che questi possono produrre sul business”. La piattaforma consentirà alle imprese di conoscere il grado di sostenibilità della propria filiera, primo passo per impostare una strategia di sostenibilità aziendale. “Abbiamo pensato a questa iniziativa come un progetto per supportare le nostre aziende ma anche a favore del territorio, consapevoli che le imprese hanno, sempre di più, un ruolo sociale – sottolinea Stefano Parisotto, responsabile del progetto per UNIS&F.  Alla fine avremo un quadro reale dello stato di salute delle imprese e potremo trarre degli spunti per ampliare la nostra offerta in termini di  formazione e servizi ad hoc. Uno degli obiettivi è anche far nascere un Osservatorio territoriale permanente che sia in grado di monitorare in tempo reale i livelli di sostenibilità del mondo produttivo e di dare un contributo essenziale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ Agenda 2030”.  Si tratta di un documento che definisce 17 macro obiettivi da raggiungere entro il 2030. Questo documento, che coinvolge persone e organizzazioni tutte (pubbliche e private), deve diventare la Guida nell’Agire.

I pilastri della sostenibilità

Utilizzo delle energie rinnovabili,  riduzione dell’impatto ambientale, sicurezza sul lavoro, inclusione sociale all’interno dell’organizzazione, innovazione tecnologica, ricadute sociali positive sul territorio dove opera l’azienda, sono solo alcuni dei pilastri della sostenibilità. E se i grandi marchi, se quotati, da tempo devono rendicontare i loro impatti, in base alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), adottata dal Parlamento Europeo lo scorso novembre, dal 1 gennaio 2024 la platea di imprese obbligate in tal senso si amplierà. Anche le piccole e medie imprese loro fornitrici ne saranno coinvolte a cascata in quanto anelli di una filiera unica. Molte le imprese di questo tipo nel territorio del trevigiano e pordenonese, ambito in cui UNIS&F opera. Lavorano per Amazon, Eni, Ikea, Hitachi o Lidl senza contare i brand della moda di altissima gamma come quelli sotto il marchio Kering o Hermes. Con livelli diversi di approfondimento, i grandi marchi hanno già iniziato a chiedere ai loro fornitori locali cosa stanno facendo in termini di sostenibilità, a riprova che la questione non è più procrastinabile.

Il test

L’azienda è a conoscenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030? In azienda è stata identificata una figura responsabile delle tematiche di sostenibilità? L'azienda comunica esternamente le sue pratiche di sostenibilità? Sono solo alcune delle domande contenute nel questionario e alle quali saranno chiamate a rispondere le aziende per fornire un quadro esatto della loro sostenibilità. Un quadro che alcune imprese hanno già ben chiaro, soprattutto quelle che lavorano per le maison della moda, uno dei settori, assieme a quello delle materie plastiche, del cartario/cartotecnico e dell’alimentare, già fortemente sollecitati a rendicontare il loro approccio alla Sostenibilità. Il test, sviluppato e proposto da UNIS&F assieme ad Assindustria Venetocentro,  è l’evoluzione di un progetto iniziato già nel 2021. Fornisce alle aziende che decideranno di attivarlo la possibilità di misurarsi nel tempo per verificare i progressi man mano compiuti. In pochi mesi lo scenario è radicalmente cambiato: prima il Covid, ora la crisi energetica hanno rilanciato l’esigenza di rivedere il modello di business aziendale tenendo conto anche della necessità di orientarlo in maniera sempre più sostenibile. La nuova piattaforma è stata presentata ufficialmente nei giorni scorsi nel corso di un evento nella sede di UNIS&F Lab a Treviso dal titolo "Le sfide del cambiamento tra human skills, tecnologia e sostenibilità".

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