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Economia

Cooperazione: Gherardo Colombo nuovo presidente di Ue.Coop

La soddisfazione del neo Presidente di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegato

TREVISO “I miei personali complimenti e quelli da parte di tutta Coldiretti Treviso con la certezza che questa presidenza sia davvero da salutare con grande orgoglio per tutta la nostra organizzazione”. Con queste parole il neo presidente di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegato saluta l’elezione di Gherardo Colombo, ex giudice della Corte di Cassazione, storico componente del pool di Mani Pulite e magistrato protagonista di importanti inchieste della storia repubblicana, alla presidenza nazionale di Ue.Coop – Unione Europea delle Cooperative, la centrale cooperativa nata per segnare una forte discontinuità rispetto al vecchio mondo della cooperazione. L’elezione è avvenuta all’unanimità da parte dei delegati delle 4.000 cooperative associate che operano in tutte le categorie, con oltre 600 mila soci, dislocate in tutte le Regioni del Paese nel corso dell’Assemblea a Roma al Palazzo Rospigliosi sede della Coldiretti.

“Ue.Coop intende rilanciare in Italia un sistema cooperativo che rispetti le regole fondamentali di mutualità, solidarietà e trasparenza al servizio dei soci e della comunità – aggiunge Polegato -    Attraverso l’incarico di Presidente di Ue.Coop Gherardo Colombo mette a disposizione delle realtà associate a Ue.Coop la sua esperienza istituzionale e il suo impegno nell’ottica della difesa della legalità e delle regole. Il suo ruolo in Ue.Coop sarà anche quello di garantire i valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico al welfare”.  Di valore anche le parole del neo presidente: “Per questo - ha precisato lo stesso Colombo - denunceremo e contrasteremo con forza la strumentalizzazione della cooperazione come sistema per risparmiare abusivamente sul costo del lavoro e sulla qualità dei servizi o come modo per trasformare in un business delle migrazioni il contributo essenziale che la cooperazione può dare all’accoglienza e all’integrazione. Dedicheremo particolare attenzione anche alle relazioni tra le associazioni e il servizio revisione. Riteniamo infatti essenziale che il rapporto tra il Controllore (Associazione di rappresentanza) e il Controllato (Cooperativa) si svolga nel più corretto e funzionale dei modi, per evitare che conflitti o collateralità di interessi tollerino o addirittura favoriscano l’ insinuarsi di pratiche illegali” ha continuato Colombo nel chiedere “alle autorità competenti di verificare anche se i Fondi mutualistici alimentati dal versamento del 3% degli utili delle cooperative sono utilizzati solo ed unicamente per le finalità di Legge.“ Quello che Ue.Coop vuole - ha concluso Colombo – è una cooperazione rispettosa dei canoni della Costituzione, la nostra prima legge, e perciò diretta a contribuire, anche attraverso la solidarietà, alla piena realizzazione della persona e della sua libertà”.

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