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Economia

Vendrame a Piovesana: “No a paternalismo, sì a rilancio appeal della fabbrica”

Il segretario generale della CGIL Treviso: “Alla lettura semplicistica “i giovani rinunciano al lavoro” io rispondo semplicisticamente con “rinunciano allo sfruttamento”

TREVISO “Da tempo portiamo avanti con Unindustria un dialogo sulla questione “giovani e lavoro” – commenta Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil di Treviso, in risposta alle affermazioni della presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana – per questo l’uscita della presidente Piovesana non mi coglie di sorpresa, ma mi lascia comunque un po’ perplesso. Perché ciò che emerge, ancora una volta, è questa sorta di paternalismo imperante nel mondo industriale: io ho i posti di lavoro, io ti dico che devi volerlo, io ti detto le condizioni. Penso allora, vista la mancanza di risposta positiva, che sarebbe bene scendere dal piedistallo e domandarsi come si è giunti a questa situazione, senza ricorrere a visioni semplicistiche. D’accordo, i posti di lavoro ci sono, ma a quali condizioni? Se continuiamo a offrire stage con rimborso o turni di lavoro in fabbrica sottopagati tanto quanto avviene in altri settori, è normale che il giovane, a parità di condizioni, possa effettuare altre scelte. Abbiamo fatto crescere la nuova generazione col mito della flessibilità, della scomparsa del posto fisso, e adesso ci lamentiamo che questo non viene più scelto? E i giovani che vanno all’estero non lo fanno certo perché le condizioni di partenza siano migliori, anzi, ma perché a parità di “sfruttamento”, lo sono le prospettive di vita e di crescita personale. Cosa offriamo noi, davvero, ai nostri ragazzi e ragazze? Siamo disposti a garantire un salario adeguato per incentivare il ritorno in fabbrica?

Su un punto di sicuro concordiamo con Unindustria: la necessità di rilanciare la fabbrica a livello di immagine, perché torni a essere un punto di riferimento importante nell’immaginario collettivo professionale dei giovani. In questa fase di rilancio artigianale, di industria 4.0, il mondo produttivo deve tornare a essere luogo di lavoro, di innovazione, di crescita. Come sindacato abbiamo avanzato diverse proposte in ambito di partecipazione, per coinvolgere i lavoratori (e quindi anche i giovani) direttamente nel processo progettuale nel mondo industriale. Cerchiamo allora – chiude Vendrame – di abbandonare il paternalismo, che di innovativo non ha nulla, e ripensiamo al sistema occupazionale valorizzando davvero le tante eccellenze e risorse che abbiamo in casa”.

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