Evento finale della rassegna "Art'igiani ": ecco Mirko Artuso ne "Il Canminante"
Si chiude venerdì 16 aprile 2021 la rassegna Art’igiani che ha visto coinvolti, in quattro mesi di cartellone, 28 artisti, oltre a numerose maestranze (operatori video, luci etc.), 12 imprese locali, per 10 spettacoli in DIRETTA sui social. Alle ore 21 andrà in scena e trasmessa LIVE la performance di e con Mirko “Il Canminante. Racconto di un cammino lungo il fiume Piave” con l’accompagnamento musicale di Hanky Panky Band e le immagini video a cura di Vulcano Agency.
Questa volta, sarà la stessa creatura di Artuso, il Teatro del Pane, a ospitare l’evento di Art’igiani per lanciare un messaggio chiaro: anche un teatro è un’impresa e deve poter vivere e lavorare. Non è più così dal 23 febbraio 2020, oltre un anno, e il mondo dello spettacolo, della cultura e dell’arte è prostrato, economicamente e moralmente. E con lui tutti i cittadini per i quali la cultura, l’arte, lo spettacolo sono vita, danno senso alla vita, rendono sopportabile la vita. L’evento di venerdì, con cui termina questa prima fase della collaborazione tra artisti e artigiani, è reso possibile grazie alla generosa sponsorizzazione di CentroMarca Banca, main sponsor della serata.
«Ringrazio la CNA di Treviso per essersi adoperata attivando questa importante sinergia, per avere coinvolto istituzioni, associazioni e privati con il fine di far rivivere la cultura, l’arte e il teatro, beni preziosi per la società e che come tali vanno tutelati e promossi in quanto forniscono emozioni, gioia, conforto ed ispirazione - commenta Claudio Alessandrini direttore generale di CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia –. Siamo orgogliosi di essere parte di questo progetto che ha l’obiettivo di far rivivere il mondo dello spettacolo e di sostenere artisti e professionisti di questo settore particolarmente colpito».
Art’igiani è un format ideato, progettato e realizzato da CNA, insieme al Teatro del Pane e all’ass. La Torre Disegnata, e reso possibile dalle aziende artigiane che hanno aperto le porte (e spalancato il cuore) agli artisti, facendoli esibire nei loro magazzini, capannoni, negozi, laboratori, e facendo un percorso di crescita insieme a loro.
Nei “palcoscenici” delle imprese artigiane, si sono esibiti (e si esibiranno nell’ultimo live) noti e amati artisti in spettacoli di diverso genere, dal teatro alla musica, dalla danza al cabaret, dal canto all’arte circense: da Erika Boschiero a Olga Scalone con Ilaria Torresan, da Carlo Colombo a Marco Furio Forieri con Mauro Zulian e Luigi Toti, da Marco Ballestracci a One Man Pier, da Fabrizio Paladin a Silvia Bugno con Silvia Busato e Domenico Santonicola, da Mauro Martinuz ad Alberto Paolini, da Filippo Tognazzo con Riccardo Pes e Claudia Franco, a Mirko Artuso con i tre musicisti della Hanky Panky Band.
IL CANMINANTE. RACCONTO DI UN CAMMINO LUNGO IL PIAVE
Viaggiare non è mai stato così necessario come oggi, oggi che viaggiare è precluso. Ma chi è il viaggiatore? Chi si sposta dal punto in cui di solito vive capisce prima la complessità delle cose e i suoi fragili equilibri. Capisce al volo e meglio dove va il mondo. Come se sentisse l’odore, l’energia che c’è nell’aria. Ha le stesse percezioni di un indiano d’America o di un cane.
Diventa mago, stregone e indovino. Gira alla larga dai centri commerciali e credo che sia contento di questo. Usa i mezzi pubblici oppure cammina e non prenota gli alberghi mesi prima. Compare e scompare e cerca di far perdere le sue tracce, come la gran parte degli animali fuori dalla loro tana. Non ha valigie con le ruote. Quel poco di prezioso che porta con se, lo carica in spalla. Si ferma ogni santo giorno che gli è dato di vivere a guardare il tramonto. La cosa più importante che possiede è il vero senso del pericolo e sta sempre in ascolto come un cane da caccia.
Il viaggiatore racconta storie attorno a un fuoco. Sente a distanza l’odore di chi gli piace e di chi non gli piace, ma è gentile con tutti (tutti quelli che sono gentili con lui). Riconosce gli uomini e le donne da come camminano. A lui piacciono tanto i fiumi, gli alberi e le foreste e non ha bisogno di leggerlo sui giornali che stanno lentamente morendo, lo vede con i suoi stessi occhi. Ha una memoria infinita e per questo, purtroppo, ricorda tutto.
«E io, che viaggiatore sono io? - è la domanda che Mirko Artuso si è posto prima di partire per il suo viaggio lungo il fiume Piave - Ho sempre viaggiato per lavoro, per portare gli spettacoli in giro per l’Italia e non solo. Ma questo è un viaggio diverso. Questa volta ho camminato per nove giorni lungo il fiume Piave e ve lo voglio raccontare. Dal teatro ho imparato tanto in questi anni, ma non abbastanza. Ma in fondo vita e teatro nella mia testa si confondono spesso».