Non solo cinema: Gli eventi culturali di Asolo Art Film Festival
Tavole rotonde tematiche, concerti di musica ambient dal vivo e la premiazione in presenza del regista Silvano Agosti: alla rassegna internazionale del cinema e delle arti visive di Asolo ci sarà spazio per l’arte in tutte le sue forme. Oltre alla proiezione e alla premiazioni dei film vincitori di questa edizione, Asolo Art Film Festival il 28 e il 29 agosto al Teatro Duse di Asolo offrirà infatti al suo pubblico diversi eventi culturali.
Il primo tavolo di discussione avrà luogo sabato 28 agosto alle 17 e sarà intitolato “Vero e falso? Verità e manipolazione nei media. Come superare la manipolazione mediatica attraverso l’attività artistica”. Carlo Sala, Piero Deggiovanni e Virginio De Maio, tre acuti ricercatori del nostro tempo, dialogheranno sul tema partendo da tre angolazioni diverse: Sala si occuperà della gestione delle immagini, e di come potrebbero diventare frontiera della biopolitica contemporanea, Deggiovanni parlerà dell’estetica accelerazionista e dei popoli della rete, mentre De Maio punterà l’attenzione sulla programmazione predittiva e la coerenza cardiaca.
Gli stimoli e le sollecitazioni che ci raggiungono quotidianamente attraverso i media impattano inevitabilmente con il nostro mondo interiore, condizionando le nostre pulsioni e comportamenti. Anche le produzioni artistiche appartengono a quell’onda che il sistema costantemente elabora e diffonde creando forme di pensiero globali. Viene quindi da chiedersi: come si può limitare l’effetto condizionante del materiale con cui si viene a contatto in modo che ogni individuo possa aspirare a diventare libero e centrato sulle proprie inclinazioni profonde?
La seconda tavola rotonda, fissata alle 11.00, aprirà la seconda e ultima giornata di Asolo Art Film Festival. “L’arte come ricerca di una dimensione ideale” è il tema della discussione a cui prenderanno parte gli artisti Antonella Mason e Giancarlo Onorato con il Direttore artistico Thomas Torelli, moderata dal giornalista Alessandro Comin. Tra i temi che verranno sollevati, il significato dei termini “vita” e “opera d'arte”, oltre che del titolo del festival di quest’anno. Secondo l’artista Antonella Mason, artista che lavora in Italia e negli Stati Uniti, “se la parola “vita” dal latino è collegata al verbo vivere, il fatto che noi stiamo vivendo, ognuno nel proprio e unico modus, già di per sè, è il risultato di un’opera d’arte”. Mason porterà al Festival anche l’analisi della sua esperienza come persona, donna e artista.
Quest’anno il festival vedrà inoltre la partecipazione di un personaggio d’eccezione, Silvano Agosti, cui verrà conferito il Gran Premio di Asolo alla Carriera e alle Idee. Regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, filosofo, scrittore, poeta e saggista italiano, Agosti si descrive come uno “spacciatore di vita”, uno che diffonde ed estrapola l’essenza del sé e la fa esplodere, fiorire di se stessa. Nel 2009 ha fatto domanda ufficiale alle Nazioni Unite e all’Unesco affinché l’essere umano venga riconosciuto come patrimonio dell’umanità. Per la sua grandezza e profondità Agosti viene paragonato dai critici a Pier Paolo Pasolini. Per Asolo Art Film Festival, è un onore accoglierlo.
Non si può certo dimenticare che l’arte è anche musica. Ecco perché la prima serata del Festival verrà cullata verso la fine dalle canzoni della band “Some Are Echoes”, di Montebelluna. Il gruppo, nato da un solista, si è allargato gradualmente arrivando a unire sei membri con diverse tonalità musicali, che insieme suonano musica ambient e post/rock, ma non solo. Per loro, categorizzare la loro arte non è un’esigenza, al contrario l’obiettivo è far leva sul legame empatico tra ascoltatore e band, rievocando paesaggi e luoghi.