La biblioteca incontra - "Dalle carte e dalle parole. Anita, Eugenia, Sara"
La biblioteca incontra…, annuale iniziativa dedicata all’approfondimento e alla valorizzazione del patrimonio documentario conservato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, si articola quest’anno in tre conversazioni pubbliche volte a focalizzare l’attenzione su alcune figure femminili, poco note, ma di rilievo per motivi e con ruoli diversi nel contesto trevigiano della fine dell’Ottocento e del Novecento; figure a cui le memorie orali e le carte conservate negli archivi ridanno voce e volto.
Il primo appuntamento, Dalle carte e dalle parole. Anita, Eugenia, Sara, in programma giovedì 6 aprile alle ore 18, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, è dedicato a tre donne che hanno attraversato la storia della Treviso del Novecento.
Anita Gobbato (1866-1948), di nota e illustre famiglia trevigiana, considerata il miglior partito della città, entra a far parte della famiglia Coletti nel 1884, con il matrimonio con Isidoro Alberto, da cui nascerà Luigi, storico dell’arte (1886-1961).
Eugenia Campanari, morta nel 1954, marchesa, originaria di una illustre famiglia di Veroli imparentata con la famiglia Maraini, sposa Luigi Coletti nel 1919.
La memoria di entrambe è legata principalmente al loro ruolo in ambito familiare – madri e mogli – e sociale. Se ne trova testimonianza nella stampa locale che ne segue, dandone conto, la partecipazione attiva a numerose occasioni pubbliche, ricevimenti, eventi mondani, filantropici e culturali, così come consuetudine per i membri delle famiglie di spicco della città. Tra le carte dell’archivio poche sono le tracce presenti, che confermano attività e ruoli pubblici in veste di patronesse di società sportive, tra queste la Canottieri Sile, di membri e presidentesse di associazioni, tra cui la Società Dante Alighieri, e di dame della Croce Rossa. Ma queste tracce, allo stesso tempo, offrono indizi utili a far intuire come di queste figure ci sia ancora molto da far emergere.
Sara Casellato (1906-1982), che proviene da una famiglia di possidenti terrieri di Fontane di Villorba (Treviso), sposa nel 1928 Mario Botter (1896-1978), pittore e restauratore. Anche la vita di Sara si svolge tra la cura della famiglia e una vita pubblica legata, molto, all’attività professionale di Mario; e della sua esistenza resta prevalentemente traccia nella memoria orale della famiglia, raccolta in una recente pubblicazione (Natalina Botter, Sara. Un ritratto nella Treviso del Novecento, De Bastiani 2022).
Tre donne e due famiglie legate dal filo rosso della storia e della tutela dell’arte a Treviso, figure al cui profilo merita di essere dato spessore adeguato, attraverso un uso critico delle, purtroppo poche, fonti disponibili.
Ne parleranno Marina Grasso, giornalista culturale, e Natalina Botter, docente, guida turistica, interprete e figlia di Sara, in un breve itinerario che si dipanerà tra le carte e le memorie orali delle due famiglie.
Iniziativa in collaborazione con gli Amici dei musei di Treviso.
Il ciclo di incontri proseguirà giovedì 20 aprile, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, con un appuntamento che metterà al centro la figura dell’artista Valeria Vecchia, e si concluderà nel mese di giugno con una iniziativa dedicata a Luisa Zille Cozzi, a casa Luisa e Gaetano Cozzi, sede della Fondazione Benetton nella campagna di Zero Branco (Treviso).
Ingresso agli incontri: libero
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
Casa Luisa e Gaetano Cozzi, via Milan 41, Zero Branco, Treviso.