Canto per Europa - Reading di e con Paolo Rumiz
Sabato 11 marzo alle ore 21 prosegue, nella chiesa di San Teonisto di Treviso, la nuova rassegna di musica, teatro, incontri organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dall’associazione culturale almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi.
In programma il reading sul mito della creazione del nostro continente, Canto per Europa, di e con Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, e con gli attori Lara Komar e Giorgio Monte, e con i musicisti Aleksandar Karlic, oud, chitarra, def, duduk, voce, e Vangelis Merkouris, oud, bouzouki, voce.
Regia: Franco Però. Co-produzione: Intesa Sanpaolo / The Italian Literary Agency.
Paolo Rumiz riscrive al femminile l’epica del nostro continente, mescolando mito, viaggio, storia e mistero alle tragedie dell’attualità. Si interroga sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni. E? una storia scritta di notte e, questo, non e? un dettaglio: nel buio, attorno al fuoco, sono nati i racconti delle nostre radici. Di queste narrazioni fondanti Canto per Europa ha il ritmo e il respiro.
L’opera di un autore che da sempre racconta la necessità di essere cittadini del mondo.
L’Europa, imbarbarita e senz’anima, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Per ritrovarlo, quattro Argonauti occidentali – nomadi incalliti – battono il Mediterraneo su una barca ultracentenaria portatrice di una grande storia.
Una barca dalla vela rossa e dalla poppa rotonda, silenziosa e misteriosa: viene avvistata da lontano a largo del golfo di Palermo, di Napoli, poi a Creta, a Maiorca, nello Ionio o al largo di Marsiglia fino a raggiungere Cnido, città fantasma sul confine che unisce Asia ed Europa. Mai appare in un porto. Sembra guidata dalla Luna che la protegge.
Questa è la storia di quattro uomini su una nave, quattro conquistatori dell’inutile, quattro uomini di frontiera: Petros, l’Ammiraglio, Sam il Francese zoppo, Ulvi, il cuoco turco e il narratore, astronomo e scrittore. Cercano una dea, madre dei popoli, ed è verso Oriente che il loro viaggio prenderà una piega inaspettata, per arrivare a scoprire una nuova terra e la storia che la incarna.
Sulle coste del Libano, prendono a bordo una giovane profuga siriana di nome Europa, che chiede di fuggire con loro verso ovest. Da quel momento, rivive in lei la leggenda della principessa fenicia rapita da Giove-toro, mentre il viaggio attraversa le meraviglie del mare aperto ma anche la deriva di un mondo fuori controllo: naufragi, emigrazioni e turismo di massa, conflitti, pestilenze, incendi e alluvioni. Ingravidata in sogno dal re degli dèi, la ragazza si svela come la Grande Madre e, nel vedere per la prima volta la sua nuova terraferma, esprime la propria gioia in modo tale che i compagni, commossi, decidono di dare al continente il nome di lei.
La sua epopea li aiuterà a comprendere il senso della loro patria comune: Europa e? “il sogno di chi non ce l’ha”, di chi viene da lontano, non di chi la abita. Ma soprattutto Europa e? femmina, e? una figlia dell’Asia, e? una donna benedetta dagli dèi, e forse la capostipite di tutti i migranti.
La stagione 2023, intitolata Landscapes, integra il repertorio classico e antico, al centro delle precedenti nove edizioni, con la musica jazz, il teatro civile, le performance nel paesaggio, dando spazio anche a incontri pubblici e podcast, rivolgendosi a un pubblico ampio ed eterogeneo.
Dopo l’Ensemble Phoenix Munich, e Paolo Rumiz, saranno in scena, fra marzo e luglio, artisti, musicisti ed esponenti del mondo della cultura affermati in ambito nazionale e internazionale:
Daniele di Bonaventura, jazzista di fama, noto compositore e bandoneonista, impegnato in un progetto che spazia dalla musica classica alla musica jazz (26 marzo);
Filippo Tantino con Rita Bincoletto, Pasquale Schiavulli e Tim Smethurst, affermati musicisti jazz trevigiani che dedicheranno il loro programma all’opera di Cole Porter (21 aprile);
Andrea Pennacchi, attore veneto tra i più amati del momento, che proporrà, insieme al musicista Giorgio Gobbo, lo spettacolo sul disastro della tempesta “Vaia” (20 maggio);
Giovanni Andrea Zanon e Leonora Armellini, già affermatissimi protagonisti nei palcoscenici dei teatri musicali internazionali, impegnati in un recital in cui gli spettatori potranno apprezzare le loro grandi doti interpretative (9 giugno);
Faber Teater compagnia teatrale che accompagnerà il pubblico a vivere una esperienza fatta di canto e cammino attraverso la campagna di Zero Branco (21 giugno);
Francesca Benetti, tiorbista e chitarrista tra i più apprezzati musicisti della nuova generazione di interpreti della musica antica internazionale, che presenterà un concerto di rara ricercatezza e poesia, pensato appositamente per essere eseguito in un giardino (1° luglio).
La stagione, promossa dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e da almamusica433, è organizzata dalla società strumentale Culturae srl e si svolge con il patrocinio della Città di Treviso e grazie al sostegno di CentroMarca Banca.
Si avvale anche del contributo di Centro Porsche Treviso, Regalgrid Europe srl, Crema Costruzioni snc.
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