Centorizzonti 2016: "Con l'umana santità di Giuseppe da Copertino, il santo volante"
Il progetto in rete di teatro, musica, danza per la valorizzazione culturale di territori ideato dall’associazione Echidna e condiviso da 17 Comuni e dalla Regione Veneto giunge all’appuntamento conclusivo, domenica 10 luglio, per il quale è stato scelto il piccolo santuario e i “cento orizzonti” che lì si svelano. Tre, come sempre, i momenti che consentiranno ai visitatori – spettatori di godere della bellezza del luogo, riscritta dall’arte dal vivo: la passeggiata fino al santuario, lo spettacolo teatrale “Per obbedienza. Dell’incanto di frate Giuseppe” di e con Fabrizio Pugliese, e infine la cena conviviale. La tappa collinare chiude la IV edizione della rassegna, che tornerà con un nuovo programma e inedite suggestioni a fine anno.
Umanità e santità, due termini distanti eppure così vicini nella sostanza: l’appuntamento conclusivo del programma Paesaggi di Centorizzonti 2016 – perAmore, a Coste di Maser – Treviso domenica 10 luglio a partire dalle 17.00, è incentrato su questa dicotomia, volto a svelare come i due elementi in realtà si compenetrino, trovando sintesi nelle vite dei martiri a cui è intitolato l’Oratorio Santi Vettore e Corona, nella storia semplice eppure straordinaria di Giuseppe da Copertino, detto il santo dei voli, che qui sarà protagonista dello spettacolo di e con Fabrizio Pugliese, “Per obbedienza. Dell’incanto di frate Giuseppe”, e ancora nell’alternanza dei paesaggi, la strada che si inerpica sulla collina e poi finalmente, i “cento orizzonti” che si aprono quando si raggiunge la piccola costruzione recentemente restaurata.
Il racconto della santità, che talvolta tocca uomini semplici e poco istruiti come Giuseppe da Copertino, diventerà una meta da raggiungere attraverso un percorso in salita: alle 17.00 infatti si partirà dalla fonte antica di Coste di Maser per raggiungere a mezza costa, tra cipressi ed ulivi, l’Oratorio dei Santi Vettore e Corona, costruito nel 1686 da Giuseppe Trieste, sacerdote e cittadino di Asolo. Nella storia delle religioni e nella Bibbia il monte è da sempre il luogo d’eccellenza della manifestazione della divinità e una volta raggiunto il piccolo edificio si potrà godere della bellezza e della vista offerta da questo paesaggio dai “cento orizzonti” e scoprire la vicenda dei due giovani martiri del II secolo, Vettore e Corona.
La leggenda narra che Vettore (o Vittore) fosse un soldato cristiano di origini arabe: durante la persecuzione di Diocleziano, in Siria fu sottoposto a crudeli tormenti da un dux di nome Sebastiano. Mentre egli soffriva per le torture, prese a confortarlo e ad incoraggiarlo la giovane sposa non ancora sedicenne di un suo compagno d’armi, anch’essa cristiana, Corona. I pagani, indispettiti, arrestarono anche la ragazza e, dopo un breve interrogatorio, la appesero a due alberi di palma piegati, che una volta slegati la squartarono. Una storia la loro di condivisione estrema e tragica, in nome della fede comune.
Meno cruenta, ed anzi, a tratti picaresca, comica e commovente è la vicenda di Giuseppe da Copertino, che alle 19.00 l’attore calabrese d’origine e salentino d’adozione Fabrizio Pugliese metterà in scena con lo spettacolo “Per obbedienza. Dell’incanto di frate Giuseppe” (drammaturgia di Francesco Niccolini e Fabrizio Pugliese, regia di Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese). ll monologo è giocato sul continuo uscire ed entrare nel ruolo del protagonista e dei personaggi di contorno, con l’utilizzo dell’inflessione vocale e di qualche termine dialettale ad avvisarci del passaggio. Gli spettatori compiono questo “viaggio” insieme all’attore-narratore, diventando a loro volta osservatori di una vita umile e prodigiosa insieme, fatta di malattie, autoflagellazioni ed estasi.
Siamo nella provincia leccese, a Copertino, nel primo Seicento e Giuseppe è uno sbagliato, non impara le cose, ha le mani di burro, è sempre con la testa fra le nuvole. I compaesani si prendono beffa di lui perché sta sempre a bocca aperta, è lo scemo del villaggio. Ma quando entra in chiesa e vede l’effigie della Madonna, trova un po’ di pace, si sente a casa e la madre di Gesù diventa pure la sua di mamma. Nonostante rifiuti e limiti di apprendimento, riesce a coronare il sogno di diventare frate, dedicandosi ai lavori più umili e mortificandosi le carni. Oggi lo si definirebbe un perosnaggio borderline, ma la razionalità si arresta là dove comincia la devozione popolare. Perché i fedeli gli attribuirono la capacità di volare per le sue estasi alla vista della Madonna, così intense da farlo levitare. La sua fama arrivò alle orecchie del Sant’Uffizio che lo processò per abuso della credulità popolare, per poi assolverlo. Morì nel 1663 a 60 anni e fu beatificato nel 1753 da papa Benedetto XIV, per poi essere santificato da papa Clemente XIII nel 1767. Senza saperlo, quel santo “idiota” ci pone di fronte alla nostra inadeguatezza, al nostro bisogno di dare sempre un ordine razionale alle cose, all’incapacità, o paura, di perderci davanti alla bellezza destabilizzante di un paesaggio o di un’opera d’arte. Lo spettacolo, di eccellente qualità artistica, è risultato vincitore del festival Teatri del sacro di Lucca nel 2015.
Per concludere, si potrà partecipare alla cena conviviale al Ristorante Osteria Al Morer di Maser (prenotazione necessaria). L’appuntamento di Maser, così come tutta la programmazione “Paesaggi” di Centorizzonti 2016 - perAmore, progetto in rete di teatro musica danza per la valorizzazione culturale di territori ideato dall’associazione Echidna e condiviso da 17 Comuni e dalla Regione Veneto, è stato ideato nella convinzione che l’arte dal vivo possa essere elemento attivatore per la conoscenza la fruizione e la valorizzazione culturale di territori, generatore enzimatico di esperienze culturali e artistiche realizzate in co-progettazione tra enti pubblici, soggetti privati e operatori culturali professionali. Partecipare ad uno degli appuntamenti proposti dal progetto si è tradotto nell’opportunità unica di poter trascorrere alcune ore in un programma variato, capace di guidarci alla scoperta di tutto ciò che affianca, arricchisce e rende unico l’evento artistico. La performance infatti si “nutre” della bellezza, della particolarità, della tipicità dei luoghi diventando, con essi e grazie ad essi, una proposta sempre inedita.
Un format questo che si conferma, anno dopo anno, di assoluto successo: l’edizione 2016, che ha visto ampliarsi la rete di comuni aderenti e lo “sconfinamento” nella provincia di Belluno, ha coinvolto circa 3 mila visitatori – spettatori nel corso prima dei 7 appuntamenti nei teatri di quattro comuni, tra febbraio e aprile (programma Teatri), e poi durante 12 tappe nei luoghi più caratteristici ed evocativi di altrettanti comuni, nei quali è stato promosso l’incontro tra arte, natura, storia e memoria tra maggio e metà luglio (programma Paesaggi). La tredicesima tappa di questo viaggio, che ci ha condotti dalle basse terre feltrine, alle colline ai piedi del Monte Grappa, dell’Asolano, giù fino alla pianura castellana, è stata rinviata al 2 ottobre: si tratta dell’appuntamento a Castelfranco Veneto – Treviso nella storia e nell’unicità della Fabbrica Dotto Train.
Il prossimo 12 luglio, infine, i Comuni che fanno parte della rete si riuniranno per iniziare a progettare la prossima edizione di Centorizzonti, che con ogni probabilità tornerà a dicembre, con nuove proposte e nuove suggerstioni. E’ possibile acquistare il biglietto domenica 10 luglio (intero euro 13; ridotto euro 11,00; ragazzi under 14 euro 1,00) agli sportelli del Credito Trevigiano BCC (creditotrevigiano.it); il sabato precedente anche alla Fornace dell’Innovazione di Asolo, Sala Blu, dalle ore 10,30 alle 12,30; oppure sul luogo dello spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio.
Per informazioni e prenotazioni: Echidna 041. 412500 – 340. 9446568 | www.echidnacultura.it