Centorizzonti diTeatro: Andrea Scanzi racconta gli "eroi" dello sport
Centorizzonti “diTeatro”, ovvero sguardi diversi e originali su un universo, quello del teatro, che è prima di tutto arte e terreno di produzione culturale: sabato 27 gennaio alle 21.00 al Teatro Maffioli di Caerano San Marco, Treviso, è in programma il terzo appuntamento della VI edizione del progetto culturale dell’omonima rete di 15 Comuni trevigiani e bellunesi, “Eroi. Storie emblematiche di sport” – Ri-allestimento 2017/2018 di e con Andrea Scanzi*, giornalista, saggista e opinionista aretino, con la regia di Angelo Generali e prodotto da Promo Music e Corvino Produzioni. Una nuova proposta e un nuovo sguardo, che attraverso il monologo ripercorre storie e carriere deii grandi protagonisti del mondo dello sport, al quale il territorio montebellunese è storicamente legato: si tratta di eroi consapevoli o loro malgrado, per sempre o soltanto per un giorno, simboli di redenzione o di dissipazioni. La narrazione di Scanzi spazierà dalla bellezza di Marco Van Basten, al talento di Alberto Tomba, alla follia di Eric Cantona, all’agonia del Pirata Marco Pantani, fino all’ostinazione di Yuri Chechi, allo stoicismo di Alex Zanardi, alla rivoluzione di Nadia Comaneci, alla rivincita di Gianfranco Zola, alla sorpresa di Roberta Vinci. Senza dimenticare il sogno di Gilles Villeneuve, costi quel che costi, lo scatto proletario di Pietro Mennea e la grandezza di Muhammad Ali.
“Eroi. Storie emblematiche di sport” è il sesto spettacolo teatrale di Andrea Scanzi e con esso egli intreccia le sue due più grandi passioni. Divenuto famoso per le analisi politiche (firma di punta de Il Fatto Quotidiano, lo scorso novembre è tornato in libreria con il suo nuovo libro, “Renzusconi”, edito da Paper First, con prefazione di Marco Travaglio), egli in realtà proviene dal mondo del giornalismo sportivo e musicale: ha iniziato vent’anni fa scrivendo di musica e di sport, ha collaborato all’autobiografia ufficiale di Roberto Baggio e ha scritto un libro su Van Basten. “Per me parlare di sport è come tornare alle origini”, ha avuto modo di sottolinerare più volte. Ogni storia ha la sua musica di accompagnamento, ed è così che Scanzi ha messo assieme le due passioni che coltiva da sempre, i suoi due grandi amori.
Con “Eroi. Storie emblematiche di sport” Scanzi porta in scena otto o nove storie, che sceglie nel proprio repertorio in base al proprio sentire e al luogo che ospita lo spettacolo, permettendoci di scoprire l’eccezionalità in un universo sportivo sempre meno popolato da “eroi”. “Alcuni si trovano – ha avuto modo di spiegare il giornalista in un’intervista a Il Buonsenso di Faenza qualche mese fa - ma è sempre più faticoso. Di solito li trovi tra i campioni di sport non ancora così “televisivi”, poco incontaminati. Io nello spettacolo racconto gente che ha già smesso o se ne è andato nel passato, ma un barlume di etica si trova. Ad esempio nel motomondiale qualcosa c’è. Pensa a Simoncelli, ma anche a Rossi che arriva terzo dopo essersi fratturato il perone; pensa alla Formula 1 fino a venti anni fa, ai grandi piloti. Hamilton è certamente un fenomeno, ma dire che è un trascinatore di masse, forse no. Anche nel tennis qualcosa si vede ancora. Per esempio la lotta tra Nadal e Federer è qualcosa che rimarrà nel tempo. (…) Stato in America e sono andato nel Kentucky per visitare la casa di Muhammad Ali e omaggiarlo al cimitero. E’ chiaro che quando hai davanti un personaggio così importante, che dice “no” al Vietnam e il resto, è difficile fare dei paragoni con i campioni dei giorni d’oggi”.
Scanzi racconta gli sportivi, le loro imprese sul campo da gioco o sulla pista, ma narra soprattutto il loro essere uomini, la loro etica, i punti di forza e le debolezze costruendo un’avvincente carrellata di storie, che tutte insieme hanno contribuito a scrivere la storia dello sport mondiale.
Il cartellone di Centorizzonti “diTEATRO” proseguirà quindi domenica 4 febbraio alle 16.00, ancora al Teatro Maffioli di Caerano di San Marco, con “Picablo” di Tam Teatromusica, con Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello e la regia di Michele Sambin. Spettacolo fantasmagorico, adatto anche ad un pubblico giovane (dai 6 anni), sviluppa alcuni aspetti della vita e della personalità di Pablo Picasso seguendo il ritmo delle immagini pittoriche. Un racconto di poche parole, che si costruisce in scena attraverso le azioni dei performer.
*Andrea Scanzi, nato ad Arezzo nel 1974, è laureato in Lettere con una tesi sui cantautori della prima generazione. Giornalista dal 1997, ha cominciato nel Mucchio Selvaggio, per poi scrivere per Il Manifesto, Il Riformista, L’Espresso, Rigore, MicroMega, La Stampa. Da settembre 2011 è al Fatto Quotidiano. Ha vinto vari premi: Sporterme 2003, Coni 20112005, Durruti 2010, Premio Nazionale Paolo Borsellino 2012, Lunezia 2013, Miglior Giornalista su Twitter 2013. Volto televisivo ricorrente, per lo più su La7, conduce Reputescion su La3 (Sky 163). Il suo ultimo libro è “Renzusconi”, edito da Paper First, con la prefazione di Marco Travaglio. Per il teatro ha portato sulla scena lo spettacolo teatrale “Gaber se fosse Gaber” (più di 120 repliche), da lui scritto e interpretato. Sono seguiti “Le cattive strade”, incontro spettacolo su De Andrè ideato e realizzato con Giulio Casale e “Il sogno di un’Italia”, e ora il monologo “Eroi. Storie emblematiche di sport”.
Prevendita biglietti: ogni sabato precedente lo spettacolo dalle 10,30 alle 12,30 a Villa Benzi Zecchini, a Caerano di San Marco
Vendita biglietti: un’ora prima dello spettacolo nel teatro di svolgimento.
Biglietteria Online: Mailticket.it
Per prenotazioni e informazioni:
Echidna Paesaggio Culturale, tel. 340 9446568, 041 412500, info@echidnacultura.it, www.echidnacultura.it
Villa Benzi Zecchini, tel. 0423 650 509, info@villabenzizecchini.it