Centorizzonti Paesi&Paesaggi: a Resana tra Motte e chimere con Lucilla Giagnoni
Un pomeriggio dal sapore medioevale, tra natura, storia e teatro: è quello proposto da Centorizzonti Paesi&Paesaggi, progetto culturale della omonima rete di 17 Comuni trevigiani e bellunesi condiviso con la Regione del Veneto, con la concezione artistica di Echidna Associazione culturale, per domenica 21 maggio a partire dalle 15 a Resana intitolato “A teatro tra il bosco del pettirosso a San Marco e le Motte di Castelminio”. Sono previsti tre momenti per poter conoscere ed apprezzare le caratteristiche e le peculiarità del territorio: la passeggiata naturalistica al Bosco del Pettirosso nella frazione di San Marco (ore 15.00, ritrovo in via Siese), la visita guidata alla Motta di Castelminio a cura del Gruppo Archeologico Le Motte e, per concludere, lo spettacolo teatrale “Il racconto di Chimera”, di e con Lucilla Giagnoni, ispirato al romanzo “La chimera” di Sebastiano Vassalli (vincitore del Premio Strega nel 1990) dedicato alla tragica vita della strega di Zardino, vissuta tra Cinquecento e Seicento.
Ciò che contraddistingue la proposta culturale di Centorizzonti è la costruzione attorno all’evento artistico nuove opportunità di conoscenza e approfondimento delle peculiarità del territorio veneto: così a Resana lo spettacolo teatrale sarà preceduto alle 15.00 da un’immersione nella natura, per scoprire in collaborazione con la Proloco di Resana la particolarità del Bosco del Pettirosso, un’area planiziale così chiamata perché accoglie la nidificazione di questa specie di uccello e che rappresenta un esempio di recupero e riqualificazione di uno spazio verde per la comunità, con la trasposizione nell’ambiente di strutture e strumenti volti all'apprendimento delle scienze naturali e dell'ecologia.
Dalla natura alle tracce della storia, con un secondo momento di conoscenza e approfondimento a cura del Gruppo Archeologico Le Motte: alle 16.00 (primo turno), alle 16.40 (secondo turno) e alle 17.20 (terzo turno) sarà possibile effettuare la visita guidata alla Motta di Castelminio, rarissimo reperto storico-ambientale di uno dei castelli di maggiore complessità strutturale del Trevigiano sud occidentale (il castrum de Brusaporcho) e elemento costitutivo del paesaggio locale, consolidato da più di otto secoli. Sulla motta si ergeva una costruzione in pietra e legno, residenza del signore o del gastaldo e motta e terrapieno erano protetti da un fossato.
La Motta alle 18.00 si trasformerà in palcoscenico, accogliendo una intensa storia medioevale, “Il racconto di Chimera”, di e con Lucilla Giagnoni, attrice fiorentina proveniente dalla Bottega di Gassman attenta e sensibile nel dare voce a donne che non l’hanno potuta avere, con le musiche originali di Paolo Pizzimenti (produzione Ctb Centro teatrale bresciano). Tratto dal romanzo “La chimera” di Sebastiano Vassalli (Premio Strega nel 1990), lo spettacolo si sviluppa come un monologo avvincente sulla tragica vita della protagonista, Antonia Renata Giuditta Spagnolini, la strega di Zardino, "villaggio fantasma" sulle rive del fiume Sesia, cancellato forse da un'alluvione, dalla peste, da una battaglia, da un incendio o chissà.
L’allestimento ricostruisce una storia che nel 1610 sconvolse Novara: la tragica vita di Antonia, giovane donna «esposta» abbandonata bambina davanti alla Casa della Carità e cresciuta poi da una coppia di contadini di Zardino che, divenuta adulta, fu accusata di stregoneria, processata e condannata al rogo.
Dal mistero e dalla nebbia dell'oblio e dal nulla riemerge così la vicenda della strega, del vescovo Bascapè, del boia Bernardo Sasso, dei bambini abbandonati e umiliati nelle case di carità, dei risaroli schiavi e dei camminanti ribelli, sullo sfondo di un paesaggio storico dominato e oppresso dalla Controriforma e dall'Inquisizione e di un paesaggio naturale dove si staglia il Monte Rosa, presenza immane di granito e ghiaccio. Un "macigno bianco" per Dino Campana, che lo vide una mattina di settembre da dietro le sbarre di un carcere novarese: "un'immagine inafferrabile e lontana - scrive Vassalli - come quell'amore che lui allora stava inseguendo e che non avrebbe mai raggiunto, perché non esisteva... Una chimera!"
“L’incontro con il romanzo “La chimera” di Sebastiano Vassalli - ha detto Lucilla Giagnoni - è stato decisivo nella mia vita ma soprattutto nel mio percorso d’interprete ed autrice. Con Chimera ho chiuso un ciclo di lavori dedicati al paesaggio alla scoperta della bellezza, della sapienza, della grandezza che può ancora esprimere l’Umano”. Il pomeriggio sarà raccontato da Radio Veneto Uno, media partner di Centorizzonti Paesi&Paesaggi 2017. In caso di maltempo l’evento sarà rinviato a settembre 2017. La rete Centorizzonti riconosciuta e sostenuta dalla Regione del Veneto si propone di promuovere identità e appartenenza, capacità attrattiva e conoscenza del territorio. Si rivolge ad una pluralità di target e agisce con strategie extracomunali, avvalorando nel contempo il ruolo dei singoli centri e attivando coordinamento e collaborazione, risorse e opportunità, indotto economico.
La programmazione proseguirà domenica 4 giugno con il “Cammino tra i paesaggi rurali di villa veneta” tra Maser, Caerano San Marco e Altivole, che si concluderà con “Rivelazioni. Sette meditazioni intorno a Giorgione” della compagnia castellana Anagoor al Barco della Regina ad Altivole.
Biglietti. Biglietti: 13 € interi, 10 € ridotti, 3 € ragazzi fino a 13 anni
Biglietteria Online: Mailticket.it
Riduzioni: residenti o iscritti alle biblioteche dei Comuni della Rete Centorizzonti ; fino ai 25 e dai 65 anni;
Iscritti rete BAM; Confartigianato; Gruppi Bel-Vedere Lab e Muson Incammino;
Prenotazioni: tel 041412500 – 3409446568; email: info@echidnacultura.it
Biglietteria: un’ora prima dell’inizio (in caso di maltempo il programma sarà rinviato a nuova data entro settembre 2017)
Per informazioni: www.echidnacultura.it