Film e architettura: tornano le lezioni di cinema al Multisala Corso
Si chiama "Home sweet home" il nuovo ciclo di lezioni organizzato da Cineforum Labirinto in collaborazione con l'Ordine degli architetti di Treviso. A partire da lunedì 16 maggio, nella sala grande del Cinema Corso, prenderà il via il seminario in tre lezioni alla scoperta del rapporto tra cinema e architettura.
Ambientare un film in una casa significa aprire la porta a un universo di sfide e grandi opportunità, che nelle mani di un regista può diventare materia prima per invenzioni cinematografiche di straordinaria intensità. E la prospettiva d'indagine del corso è per questi motivi dedicata al tema dell'abitazione domestica, in cui design e architettura entrano nel grande schermo trasformando i film in veri e propri capolavori progettuali. Partendo dal commento delle sequenze dei film selezionati, il docente Marco Bellano, professore presso l’Università degli Studi di Padova, condurrà i partecipanti alla scoperta di tre diversi percorsi tematici. Questo nuovo ciclo di lezioni segue a stretto giro il successo del corso "Anatomia di un film" che ha registrato durante l'inverno picchi di 150 presenze a serata portando il pubblico di Treviso alla scoperta di alcune delle opere più emblematiche della settima arte.
Il corso
Il primo incontro sarà dedicato all’ambiente cinematografico residenziale affrontato da due grandi maestri del passato, Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick, che con i capolavori “Psyco” (1960) e “Shining” (1980) hanno consegnato alla storia della Settima Arte due iconiche residenze filmiche: il Bates Motel, dove si svolgono le scene più celebri del thriller di Hitchcock, e l’Overlook Hotel, l’albergo in cui si stabilisce la famiglia di Jack Torrance nell’indimenticabile horror firmato da Kubrick. La seconda serata in programma avrà come protagonisti il cinema e la filosofia dell’abitare giapponesi con l’analisi dei capolavori di due grandi autori nipponici: Yasujiro Ozu, che con il suo “Viaggio a Tokyo” (1953) racconta l’intimità carica di significato dell’abitazione tradizionale giapponese, e Hayao Miyazaki, del quale saranno analizzati due film – “Il mio vicino Totoro” (1988) e “Il castello errante di Howl” (2004) – per celebrare abitazioni, castelli e altri magici luoghi residenziali nel cinema d’animazione dello Studio Ghibli. L'iniziativa si concluderà lunedì 30 maggio con un incontro dedicato all’architettura come metafora attraverso il commento di due film in cui l’elemento architettonico è non soltanto l’architrave narrativo delle vicende, ma arricchisce e cristallizza il significato più intimo delle opere cinematografiche. La lezione finale inizierà dal cinema di pantomima di Jacques Tati, che con il suo “Mon Oncle” (1958) racconta spazi che diventano simbolo dell’alienazione tra uomo e ambiente nell’età contemporanea, in cui i meccanismi e i suoni dell’abitare diventano buffi e incomprensibili, lasciando gli spettatori divertiti e al tempo stesso smarriti. Il corso terminerà poi con l’omaggio ad uno dei film contemporanei più acclamati e in cui l’architettura e gli spazi domestici diventano simbolo ed essenza stessa dell’opera cinematografica: il pluripremiato “Parasite” (2019) del regista sudcoreano Bong Joon-ho.
Info & Prezzi
L'iniziativa si articola in tre incontri che si terranno di lunedì dalle ore 20.30 alle 22.30, a partire da lunedì 16 maggio, presso la Sala Grande del Multisala Corso, in centro storico a Treviso. Il costo è pari a 65 euro, ridotto a 50 euro per i tesserati “Cineforum Labirinto 2022” e gli abbonati alle attività di “FATV 2022”, con prenotazione obbligatoria a cineforumlabirinto@gmail.com o al numero 3457880544. Per la partecipazione al corso, rivolto a studenti, architetti, designer, videomaker, insegnanti e appassionati di cinema che vogliano scoprire o approfondire il rapporto tra cinema e architettura attraverso l’analisi dei capolavori selezionati, sono inoltre riconosciuti sei crediti formativi per gli iscritti all’Albo degli Architetti.