Sole Luna Festival: il programma dell'ultima giornata
Un weekend alla scoperta di storie dal mondo, dall’Italia e dal Veneto. Storie che evidenziano questioni sociali, esperienze di coraggio, denunce ambientali, la vita in angoli remoti del pianeta. Sole Luna Sguardi Doc, la rassegna di Sole Luna – Un ponte tra le culture, offrirà domani e dopodomani alcuni tra i film documentari più premiati nei circuiti internazionali. In particolare: Island of the hungry ghosts della regista australiana Gabrielle Brady, miglior documentario al Tribeca Film Festival e vincitore assoluto durante l’edizione palermitana del Sole Luna Doc Film Festival 2019; e Beloved (Iran 2018, 61’) del regista iraniano Yasser Talebi, uno dei documentari iraniani più visti nel 2019 (entrambi presentati in collaborazione con il festival di Pordenone Le Voci dell’Inchiesta). In programma anche uno zoom sui registi veneti, ospiti della sezione Veneto doc con le proiezioni di My home, in Libya (Italia 2018, 66’) di Martina Melilli e A ventiquattro mani (Italia 2017, 79’) di Luca Zambolin, presenti alla rassegna per interagire con il pubblico. A Treviso saranno inoltre presenti sabato Marco Zuin, regista di Hoa (Italia 2018), e Tomaso Mannoni, regista di The Wash (Italia 2018, 21’), e nella giornata conclusiva del festival anche la regista palermitana Ester Sparatore che presenterà il suo pluripremiato Those who remain (Francia-Italia 2018).
La giornata di domenica 6 ottobre si aprirà nella sede di TRA a Ca’ dei Ricchi con Born in Gambia (Spagna 2018, 27’), miglior cortometraggio all’ultimo Sole Luna Doc Film Festival di Palermo. Il corto narra della difficoltà di nascere in Gambia dove i bambini ribelli vengono accusati di stregoneria e arsi vivi. Alle 18, 30 la proiezione dell’ultimo film in programma: Those who remain (Francia, Italia 2018, 89) di Ester Sparatore, presente durante la serata. Il film racconta le denunce e le proteste delle donne tunisine per i mariti, i figli, i fratelli scomparsi mentre emigravano in barca verso l’Italia durante la primavera araba. Alle 20,30 la chiusura sarà invece agli spazi Bomben con un aperitivo offerto dal Consorzio di Tutela Prosecco Doc e dal Caseificio Tonon, sponsor del festival. A seguire nell’auditorium verrà consegnato il Premio Rubino Rubini, il riconoscimento che porta il nome del compianto regista che fu ideatore e fondatore di Sole Luna Doc Film Festival, quattordici anni fa, insieme alla presidente Lucia Gotti Venturato. Chiude l’edizione 2019 l’evento speciale realizzato in collaborazione con la Società Umanitaria Cineteca Sarda e Cineforum Labirinto: la proiezione del capolavoro del cinema muto Tabu: A Story of the South Seas (Usa 1931, 87’) di Friedrich Wilhelm Murnau e Robert J. Flaherty, sonorizzato dal vivo da Roberto Durante (tastiere), Moulaye Niang (percussioni), Alvise Seggi (contrabbasso), Florent Manneveau (sassofoni). Ambientato a Bora Bora, Tabu: A Story of the South Seas racconta una storia d’amore in una terra esotica. Ultimo film di Murnau, diretto con Flaherty, Tabù unisce la sensualità notturna del primo al profondo senso della natura del secondo.