Hermosuras “bellezza, sacralità e passione della musica antica”
TREVISO - Torna l’appuntamento con la musica nel giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche (via Cornarotta 7-9, Treviso). Giovedì 12 giugno 2014 alle ore 21 il soprano Lia Serafini e la clavicembalista Paola Erdas saranno protagoniste di un concerto dedicato alla bellezza, sacralità e passione della musica antica.
Il titolo Hermosuras significa appunto “bellezze”. Le bellezze del secolo che ha visto la nascita e lo splendore della musica antica, momento magico e splendido che vede protagonista il Regno di Spagna a capo di un impero su cui non tramontava mai il sole. La bellezza e la passionalità della musica sacra e profana si fondono e si intersecano in un disegno in cui il forte senso religioso dell’epoca e la vivacità popolare acquistano un senso unitario ed estremamente avvolgente.
L’evento è proposto nell’ambito del progetto di masterclass e concerti di musica antica, organizzato dalla Fondazione e da Alma Musica Quattro33 tra ottobre 2013 e giugno 2014 e curate da Stefano Trevisi e Paola Erdas.
Giardino della Fondazione, via Cornarotta 7-9, Treviso. In caso di pioggia in auditorium.
Per informazioni: Fondazione Benetton, tel. 0422.5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it.
Paola Erdas Nata in Sardegna, inizia a interessarsi prestissimo al clavicembalo. Dopo il diploma conseguito a Venezia, una borsa di studio le permette di perfezionarsi per quattro anni nella classe di Kenneth Gilbert al Mozarteum di Salisburgo. Nel 1996, assieme al virtuoso di flauto Lorenzo Cavasanti, fonda lo Janas ensemble. Particolarmente interessata alle origini del repertorio cembalistico, supporta la sua attività di esecutrice con approfonditi studi musicologici pubblicando per la casa editrice Ut Orpheus (Perrine, Pieces de Luth en Musique; Lebegue, Premiere Livre). I suoi CD solistici (Perrine, Libro de Cifra Nueva, Il Cembalo Intorno a Gesualdo, Pieces de Clavecin de Lebegue, Pieces en Manuscrits de D’Anglebert) hanno sempre ricevuto ampi consensi dalla critica internazionale e sono stati registrati su preziosi strumenti storici per meglio avvicinarsi all’ideale sonoro che fa di Paola una cembalista di particolare raffinatezza. Oltre alla carriera di solista e di direttore dello Janas ensemble, ha cominciato da qualche anno una collaborazione col liutista Rolf Lislevand per approfondire ancora di più le connessioni tra liuto e cembalo nel repertorio francese. All’attività concertistica affianca l’altra sua grande passione, l’insegnamento, ricoprendo la cattedra di clavicembalo al Conservatorio di Trieste.
Lia Serafini Lia Serafini, nata a Vicenza, ha conseguito il diploma in pianoforte prima di dedicarsi al canto sotto la guida di Malcolm King e di Marie Térèse Boiton Rivoli. Rivolge da subito una particolare dedizione al repertorio vocale antico, diventando una tra le soliste più apprezzate e richieste nel repertorio classico e barocco. Lavora con Maestri che hanno fatto la storia della Musica Antica: R. Alessandrini, M. Mencoboni, D. Fasolis, O. Dantone, A. Florio, P. Erdas, S. Vartolo, A. Curtis, R. Clementic, M. Radulescu. Dal 1998 è regolarmente invitata a collaborare con La Cappella Reial de Catalunya diretta da Jordi Savall. Ospite dei più importanti festival e teatri italiani, europei e americani ha effettuato registrazioni radiofoniche in tutta Europa. Suoi interventi sono apparsi nelle riviste «Orfeo» e «Amadeus». Ha inciso dischi per le case discografiche Astrée, Dynamic, Brilliant, Rainbow, Stradivarius, Tactus. Tra le registrazioni più recenti: la collaborazione per Arcana al premiatissimo CD di P. Erdas La Tecla de L’Alma, per AliaVox al CDbook Història Borja diretto da J. Savall e vincitore del “Grammy Awards” 2011 nella categoria “Best Small Ensemble Performance”? «Early music review», settembre 2000: «The music was superb, and it was well performed by a fairly large orchestra and choir, and a good line of soloist, among whom the soprano Lia Serafini». Tiene corsi liberi presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. È una appassionata studiosa della vocalità. Il suo insegnamento si ispira alla Tecnica Alexander.