Etica, diritti, amore, colpa: due incontri filosofici con Giuseppe Ferraro
CONEGLIANO Due incontri nel segno della filosofia, due eventi che permetteranno di discutere insieme di etica e di diritti, di pena e d’amore, di colpa e responsabilità, di relazioni personali, legami sociali ed educazione ai sentimenti. Doppio appuntamento curato dalla counsellor filosofico relazionale Claudia Gucci alla libreria Quartiere Latino Libri di Conegliano con il filosofo Giuseppe Ferraro, docente di Filosofia morale all’Università Federico II di Napoli.
Si comincia venerdì 10 aprile alle 21.00 con la presentazione del libro “Imparare ad amare” edito da Castelvecchi. Riprendendo fin dal titolo la “sentenza” della Gaia scienza di Nietzsche – “si deve imparare ad amare” – Giuseppe Ferraro ripercorre la storia del rapporto tra ethos ed eros in filosofia, del sogno d’amore in psicanalisi fino ai legami di separazione. Amare non è un imperativo morale: imparare ad amare è ciò che impone la vita al mondo, non si può sfuggire, è un obbligo d'esistenza. La riflessione di Giuseppe Ferraro, tra i più attenti studiosi contemporanei dei rapporti tra filosofia, etica e pedagogia, si articola attraverso l'analisi di alcuni capolavori della letteratura, come Anna Karenina e Cime tempestose, e prosegue con l'interpretazione di diversi passi fondamentali dei dialoghi platonici, senza tralasciare uno sguardo al tema dell'eros nella psicanalisi freudiana.
Dall’esperienza di Ferraro nelle carceri, dove realizza progetti per l’insegnamento della filosofia, nasce l’incontro di sabato 11 aprile alle ore 16.00, incentrato sul libro “L’assassino dei sogni. Lettere fra un filosofo e un ergastolano”, straordinario racconto di vite attraverso lo scambio epistolare tra un filosofo, Giuseppe Ferraro, per l’appunto, e Carmelo Musumeci, un ergastolano della Casa di Reclusione di Padova, per la cui partecipazione all’incontro è stato richiesto un permesso speciale. “Da questo incontro – scrive nella prefazione Francesca de Carolis, giornalista e curatrice del libro - nasce un lungo ed affollato epistolario. Il professore e l’ergastolano, che non è, come si può immaginare, un colloquio fra maestro e discepolo o, chissà, fra consolante e afflitto. Si tratta piuttosto di un confronto, continuo, serrato, con la vita. Ci dicono molto queste lettere della vita dentro e fuori dal carcere, ma parlano anche di una profonda amicizia”. Il dibattito sarà anche l'occasione per una riflessione sull'assurdità del “fine pena mai” e della funzione della detenzione e del tempo recluso degli “uomini ombra”, senza volto e senza voce. All’incontro parteciperà Nadia Bizzotto della Comunità Papa Giovanni XXIII, che da anni opera nelle carceri e lotta per l’abolizione dell’ergastolo. Modera il giornalista Tiziano Graziottin. Entrambe le iniziative sono ad ingresso libero e patrocinate dalla Città di Conegliano.