L'Industrial Art sbarca nella Marca con Salvatore Indriolo e Debora Fior
Dal 14 settembre 2019 al 12 gennaio 2020, presso il Museo Casa Gaia di Portobuffolè, si terrà la mostra d’arte “an exhibit of industrial art” di i/f, l’acronimo scelto dal designer Salvatore Indriolo e dall’artista Debora Fior per co-firmare il loro nuovo progetto artistico. i/f creano opere d’arte visuale, utilizzando materie, colori e processi pensati per le produzioni industriali: il grande potenziale sperimentale delle attuali tecnologie produttive, capaci di lavorazioni precise e sofisticate, è qui svincolato dalla ricerca funzionale e messo al servizio di quella estetica.
La produzione delle opere di i/f segue per larghi tratti il processo tipico del disegno industriale – con una prima fase ideativa preliminare al disegno esecutivo – differenziandosi da esso per la realizzazione, in questo caso volutamente limitata al pezzo unico o a piccole serie. Il know-how acquisito da Indriolo nel campo dell’industrial design e la sensibilità artistica di Fior conducono alla creazione di opere mirate – come insegna Dorfles – a “soddisfare la vista” e “colpire lo sguardo”, basandosi su principi opto-psicologici della ricerca percettiva.
An exhibit of industrial art
An exhibit of industrial art è un’esposizione di i/f di 14 quadri in metallo, astratti e geometrici, ognuno di essi composto da “piani” attraversati da “linee” le quali, fuoriuscendo dal perimetro delle opere stesse, creano un marcato dinamismo spaziale. La forte connotazione industriale è resa evidente dalla ripetibilità delle strutture, composte da scatolati metallici (piani) e tubi quadri in acciaio (linee), assemblati secondo il progetto esecutivo degli artisti con l’obiettivo di valorizzare l’armonia delle proporzioni e il naturale abbinamento cromatico di ogni opera.
Il filo conduttore della narrazione espositiva è la complessità dei cambiamenti generati da semplici varianti percettive (colore e rotazione): una metafora del mondo attuale, in cui gli scenari personalizzati di miliardi di individui viaggiano su piattaforme universali (basti pensare ai social network), frutto della stessa tecnologia alla quale i/f attingono. L’esposizione sarà ospitata nelle sale del Museo Casa Gaia a Portobuffolè, dove gli affreschi databili al XIV-XV secolo faranno da contraltare alle opere di i/f, in un’affascinante coesistenza di due mondi artistici cronologicamente lontani ma spazialmente vicini.
Il 21 settembre alle ore 19 si svolgerà l’incontro con gli artisti, presentati da Maria Marzullo, durante il quale ci sarà un approfondimento dell’uso del colore nella storia dell’arte.
SALVATORE INDRIOLO
Salvatore Indriolo è laureato in Industrial Design allo IUAV di Venezia. Si occupa di progettazione e di sviluppo prodotto, oltre a seguire attività di consulenza e direzione artistica. Portato alla costante ricerca della semplificazione stilistica, pone grande attenzione ad ogni sfumatura del processo creativo. Salvatore Indriolo lavora per prestigiose aziende, fra le quali: Bosa Ceramiche, Capodopera, Falper, Fantin, Dorsal, Horm, Manfrotto Group, Minotti Cucine, Metalco, Zanotta.
Nel 2019, insieme a Debora Fior, crea il progetto artistico dal nome i/f, volto alla realizzazione di opere d’arte visuale, utilizzando materie, colori e processi pensati per le produzioni industriali. (www.salvatoreindriolo.it) (www.indriolofior.com)
DEBORA FIOR
Diplomata in maturità artistica, Debora Fior a fine anni ’90 è curatrice di interscambi culturali tra Italia e Cina, in collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea di Revere (MN) e l’Accademia delle Belle Arti di Wuhan. Dal 2000 al 2004 si muove fra l’Italia e gli Stati Uniti come account per clienti specializzati nell’accessorio moda (etichette, cartellini, packaging di prodotto) per i maggiori brand internazionali. Dal 2005 la sua continua ricerca dei materiali e la sensibilità per il colore le ha permesso collaborazioni di consulenza nel mondo del design, della moda e dell’arte.
Nel 2019, insieme a Salvatore Indriolo, crea il progetto artistico dal nome i/f, volto alla realizzazione di opere d’arte visuale, utilizzando materie, colori e processi pensati per le produzioni industriali. (www.indriolofior.com)
PORTOBUFFOLE’ E IL MUSEO CASA GAIA DA CAMINO
Portobuffolè è un piccolo borgo medioevale al confine fra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. È il comune più piccolo della Marca Trevigiana e fa parte dell’associazione de “I borghi più belli d’Italia” per lo spiccato interesse storico e artistico, oltre ad aver ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, dato alle piccole eccellenze dell’entroterra.
Nel cuore di Portobuffolè ha sede il Museo Casa Gaia Da Camino, che è un esempio di casa-torre medioevale con facciata ingentilita da bifore trilobate con capitelli a fior di loto, tra i più importanti esempi dello stile gotico/rinascimentale del territorio dell’Alto Livenza. Al suo interno, si possono ammirare pregevoli affreschi databili al XIV-XV secolo, notevoli testimonianze sia artistiche che dal punto di vista del racconto storico. Nel 1293, gli sposi Tolberto e Gaia da Camino ne fecero la loro residenza ufficiale e Gaia, che fu una nobildonna colta ed esperta di poesia provenzale, la rese un ambiente culturale frequentato da celebri artisti, letterati e uomini di scienza, tanto da essere lei stessa citata da Dante nel XVI canto del Purgatorio.
ASSOCIAZIONE CULTURALE DOTMOB
L’Associazione Culturale Dotmob crea progetti legati al tessuto imprenditoriale e sociale del territorio: il punto di forza è la collaborazione tra professionisti e giovani. L’attività Dotmob trasmette la sua mission realizzando rassegne musicali, workshop, mostre fotografiche e d’arte, collaborazioni professionali ed incontri tematici. Nel 2017, ha consolidato la partnership con il Comune di Portobuffolè avendo come comune obiettivo la valorizzazione del territorio. (www.dotmob.it)