Festival "Mythos", al Del Monaco arriva la tragedia "Antigone" di Sofocle
Mercoledì 16 marzo (ore 20.30) a Treviso si alza il sipario sulla prima edizione di "Mythos", il festival di teatro classico ideato dall'associazione "Tema Cultura", che connette le complessità del contemporaneo con la bellezza della civiltà greca, per riscoprire l'attualità dei testi classici adottando anche nuove modalità interpretative. Il festival, che si svolge da marzo a settembre, è stato realizzato con la collaborazione della Città di Treviso - Assessorato alla Cultura, Musei Civici, Teatro Stabile del Veneto, Università Ca' Foscari Venezia - Dipartimento di studi umanistici e Classici Contro. L'evento ha il patrocinio della Regione del Veneto e di Assindustria Venetocentro, con il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio.
Al Teatro Comunale "Mario Del Monaco" il cartellone di "Mythos" sarà inaugurato dalla tragedia "Antigone" di Sofocle, nella drammaturgia rielaborata dalla regista Giovanna Cordova (curatrice del festival), interpretata da Ivana Monti, fuori classe delle scene italiane, e dai giovani attori di Tema Cultura Academy. L'unicità dell'Antigone proposta a Treviso (già presentata con successo nel 74° Ciclo di spettacoli classici al Teatro Olimpico di Vicenza nel 2021) verte nel personaggio maschile di Creonte, affidato all'arte attoriale di Ivana Monti. Insieme con lei agiranno sulla scena: Paola Zulian (Antigone); Linda Atzori (Ismene); Filippo Valese (Emone); Leo Coppetta e Sebastiano Maselli (Tiresia); Federico Barbisan (il messaggero), le guardie Filippo Locatelli, Federico Delia, Marco Menoncello, Samuele Favretto e Giuseppe Manfredi; il coro degli uomini Giacomo Vianello, Mattia Cervellin e Alessandro Gabriel; il coro delle donne Linda Atzori, Ilaria Benvenuti, Anastasia Breedveld, Isotta Salvadori, Shascia Castrignano, Costanza Pezzato, Gaia Giacomin, Caterina Baccicchetto, Anita Baccicchetto, Ada Okuroglu.
"La figura di Creonte viene interpretata, per la prima volta, da una donna che si trova per scelta (o necessità) a svolgere un ruolo maschile dove l’appartenenza di genere è del tutto indifferente, dove la ragion di stato supera e travalica qualsiasi riferimento al suo essere donna", spiega la regista Giovanna Cordova, "Tutte le donne che (nel passato come nel presente) si trovano a ricoprire delle “funzioni maschili” prima o poi si pongono una domanda: “quanto sono disposta a perdere?”. La risposta di Creonte è “tutto”, considerando il bene della sua città superiore a qualsiasi altro valore. In questa, struggente domanda è l’unico momento nel quale Creonte parla di sé al femminile. Una volta presa la sua decisione continuerà ad agire e rapportarsi con i personaggi della tragedia, come farebbe un uomo, o meglio come è richiesto dal ruolo che ricopre. Quello che si racconta è un Creonte contemporaneo, una figura che si distacca da qualsivoglia tono epico e celebrativo e che si palesa nella sua struggente e profonda umanità dove il maschile e il femminile si legano e si confondono in modo inscindibile".
"Antigone" ( rappresentata per la prima volta ad Atene alle Grandi Dionisie del 442 a.C.) è la storia di un legame di sangue che avvince tutti i personaggi della vicenda: Antigone è figlia- sorella di Edipo e di Giocasta, nonchè sorella di Polinice ed Eteocle, nipote di Creonte a sua volta fratello di Giocasta. Quella narrata da Sofocle è la storia di un conflitto in cui non si può agire senza essere, in un modo o nell'altro, colpevoli ed innocenti nello stesso tempo. La scena, totalmente spoglia, è dominata da un rinoceronte, scultura in bronzo fuso a cera persa dell'artista veneziana Gigi Bon. Sin dall’inizio porterà su di sé il “segno di Antigone”, quel filo della memoria ancestrale che lega tutti i personaggi della tragedia. L'allestimento, una produzione di Tema Cultura, vede la collaborazione dell'associazione musicale "Manzato", con la partecipazione del giovanissimo arpista Quim Rovida Camacho. Le coreografie sono firmate da Silvia Bennet, il trucco è di Susy Zancanaro.
Per offrire al pubblico l'occasione di approfondire i temi dello spettacolo classico, alle ore 19 del 16 marzo, nel Ridotto del Teatro "Del Monaco", si terrà l'incontro con la professoressa Sotera Fornaro (Università della Campania) sul tema "La polvere di Antigone. Un mito sulla scena teatrale", a cura di Classici Contro e di Aletheia Laboratorio di letteratura greca - Università Ca' Foscari di Venezia Diparimento di studi umanistici. Inoltre, chi vorrà seguire in diretta il lavoro creativo di attori e regista ne avrà la possibilità assistendo alle prove aperte al pubblico, che si terranno al Teatro "La Stanza" di via Pescatori 23 venerdì 11 marzo (dalle 19.30 alle 21.30, informazioni su temacultura.it). Prenotazioni e informazioni per lo spettacolo: Teatro Mario Del Monaco tel. 04221520989; biglietteria.teatrodelmonaco@teatrostabileveneto.it. Biglietti: intero 20 euro, over 65 18 euro, under 26 15 euro (www.teatrostabileveneto.it).