Gallerie delle Prigioni, visita guidata virtuale alla mostra “When the Globe is Home”
Una visita virtuale alla mostra “When the Globe is Home” è la nuova offerta culturale delle Gallerie delle Prigioni: in questo tempo sospeso di chiusura, cautela e attesa, la cultura non si ferma e trova nuovi modi per farsi spazio. Sabato 21 novembre alle 16, sulla piattaforma Zoom, i visitatori virtuali saranno guidati attraverso gli ambienti delle antiche celle delle Prigioni (ex carcere asburgico, restaurato dall’architetto Tobia Scarpa) alla scoperta dell’esposizione in corso.
Dove sta il confine tra casa e mondo? Tra locale e globale? Tra vicino e lontano? Questo è il tema affrontato dalla mostra, reso oltremodo attuale dalla situazione straordinaria che stiamo vivendo, che ci accomuna tutti in una stessa esperienza, superando distanze geografiche, sociali, culturali o di qualsiasi altro genere.
L’emergenza climatica, la sostenibilità, le trasformazioni sociali delle città, le migrazioni insieme alle nuove sensibilità estetiche, i nuovi incontri, le esperienze e le accelerazioni della globalità contemporanea sono alcuni dei temi affrontati dai 13 artisti in mostra, fra i quali emerge con energia e passione creativa la figurazione di una “nuova casa”: la perdita, il ritrovamento, la ricostruzione.
Scopriamo così che “casa” può essere un campo profughi, per le donne yazide protagoniste del documentario di Erkan Ozgen; può essere un campo di lavori forzati, per l’artista francese di origini algerine Halida Boughriet; possono essere le montagne, contemporaneamente barriera ma anche passaggio e via di fuga, per Walid Siti; può essere la vita stessa, vissuta appieno e nella consapevolezza che, comunque sia andata, era giusto così, come per Aldo Runfola.
La visita guidata si articolerà anche nella presentazione delle prime due raccolte di Art Theorema, progetto curato da Claudio Scorretti e Irina Ungureanu, che affianca annualmente le collezioni nazionali di Imago Mundi con una selezione di opere realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo scelti da un comitato di esperti. I visitatori potranno conoscere le opere formato 10 per 12 centimetri di 382 artisti da oltre 120 Paesi, dall’Europa Orientale a quella Occidentale, dai paesi africani all’Australia, dal Canada agli Stati Uniti, dall’America Latina ai Caraibi, dall’Asia Centrale al Medio e all’Estremo Oriente.
Le iscrizioni sono aperte nell’evento Facebook delle Gallerie delle Prigioni e qui al link.