"Hotel Paradiso" di Compagnia Familie Flöz
con Anna Kistel, Marina Rodriguez Llorente, Sebastian Kautz,Daniel Matheus, Frederik Rohn, Nicolas Witte, Thomas Rascher
regia Michael Vogel
Dopo lo straordinario successo di Infinita, in scena al Comunale nella scorsa stagione, torna a Treviso la Compagnia Familie Flöz con uno dei suoi spettacoli di maggior successo: Hotel Paradiso. Nata nel 1994 da un’idea di Hajo Schüler e Markus Michalowski, la Compagnia si è formata ai corsi di recitazione e mimo della Folkwang-Hochschule di Essen. Familie Flöz fa teatro con mezzi “antelinguistici”. Tutti i conflitti si manifestano prima a livello fisico, e il conflitto fisico è all’origine delle azioni drammatiche. Le tipiche maschere realizzate da Familie Flöz sono strumenti essenziali per lo sviluppo dei personaggi e degli intrecci drammatici: esse non hanno solo una forma, ma anche un contenuto. Il processo di sviluppo di una maschera, che passa per la recitazione e culmina nel raggiungimento di una sua simbiosi con l’attore è decisivo per il risultato finale. In un certo senso l’attore mascherato scrive la scena con il corpo, nell’aria. Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capofamiglia. Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull‘entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all‘orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell‘albergo. La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali... Quando il primo cadavere affiora, tutto l‘albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti. Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire. La chiusura dell‘albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene...Familie Flöz in versione noir! Un giallo sulle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia.