Mostra "Oltre la finestra: la finestra sul mondo" di Toni Buso
La personale di pittura di Toni Buso si colloca all’interno di un progetto di più ampio respiro suddiviso su più sedi, a cura di Alberto Buso. Elisa Venturin, ha ideato “La finestra sul mondo” EP con brani musicali inediti da lei recentemente composti, uniti in una riflessione multidisciplinare che volge lo sguardo verso il mondo osservato attraverso la finestra in una chiave poetica, da cui il pittore ha tratto ispirazione.(…) Toni Buso va oltre la finestra, dentro un mondo spirituale, onirico, costruito con mente e anima, dove tutto ha un suo posto ed è foriero di un messaggio, basta individuarne la chiave, come appunto nei sogni, solo apparentemente lontani dal mondo reale. Ecco che ogni opera diventa una dichiarazione di libertà, dando vita a un infinito soggettivismo interpretativo, in cui il quadro è un impulso emozionale diretto all’Individuo che lo riceve e lo chiarisce dentro di sé. (…)
Il titolo Oltre la finestra che Toni Buso ha scelto per la mostra, pur rimanendo in linea con le intenzioni dell’iniziativa, ci suggerisce che la finestra può essere anche un varco attraversabile, non solo un affaccio su un luogo ulteriore, su un altrove immaginario e desiderato, onirico o simbolico, giocoso e vitale. Può diventare insomma, un’occasione. Se apro la finestra, posso osservare il mondo, se la oltre-passo ho l’opportunità, forse unica, di incamminarmi verso la libertà.
(Paola Bassetti, Bolzano 2021)
Durante il Vernissage della Mostra pittorica vi sarà l’evento musicale - letterario „La finestra sul mondo“ che indicherà un filo simbolico comune fra le opere di Toni Buso e la colonna sonora realizzata da Elisa Venturin con il suo nuovo EP omonimo - parte di un progetto che ha visto già dialogare la pittura di Toni con le canzoni di Elisa - attraverso un’ introduzione e selezione letteraria ad hoc a cura e voce di Barbara Gramegna.
Ogni opera d’arte può essere considerata una finestra reale aperta su un orizzonte sovrasensibile e spirituale. E’ il luogo in cui l’idea prende forma e si manifesta al mondo. Soprattutto la pittura, con il suo affaccio bidimensionale, ci invita alla contemplazione di quello che possiamo definire il teatro interiore dell’autore con la messa in scena di spazi personali, di sogni e di pensieri profondamente vissuti. Siamo altrettanto convinti però che l’arte intrattiene rapporti costanti con il tempo e la società al punto tale da assurgere a corpo ed essenza di un determinato contesto storico. (…)
E’ quanto accade, nello specifico, per il ciclo di opere, che Toni Buso dedica, a partire dal 2001, a Pina Zandigiacomi, maestra elementare, figura di donna, a detta dell’artista, “straordinaria e di grande sensibilità”, con la quale condivide progetti, esperienze, visioni. In questo gruppo di lavori, per la prima volta spiegati e raccontati nei loro significati reconditi, la pittura diventa finestra-metafora interiore ma allo stesso modo rivelazione di esperienze condivise, terreno di accadimenti che hanno segnato la vita stessa dell’artista in una precisa epoca. L’universo di Pina Zandigiacomi palpita nell’astrazione dinamica, fantasiosa, di sapore infantile e in perenne trasformazione di Toni Buso. La sua pittura diventa così un incantevole avvenire che del passato custodisce ogni stilla di sogno, di verità e soprattutto, come Pina ha insegnato, di autentica libertà. (Lorena Gava, Treviso 2022)