La mostra, dal titolo MOBILITÀ INTERNAZIONALE parla dello spostamento fisico nello spazio, dell’accaparrarsi di attimi che racchiudono la memoria del nuovo e dell’effimero. Il programma che collega le università d'Europa, e non solo, che porta il nome di Erasmus è prezioso e va sfruttato. Guardarlo senza vederlo è lasciarsi passare davanti una ricca opportunità fatta di sorprese. La messa in mostra di queste fotografie vuole essere un incoraggiamento, per chiunque, ad andare incontro all'ignoto e divorarlo. Poi, una volta che questo si sarà trasformarlo in energia, lo si potrà sudare e, magari, dare agli altri sotto una nuova luce. A cura di Veronica Milli e Roberto Lai.
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