"Illustri persuasioni": prorogata la mostra al museo Salce
Verrà prorogata fino al 28 aprile 2019 l'esposizione dedicata ai capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce che raccontano il periodo della ricostruzione post-bellica
Dato il successo e il gradimento del pubblico per la mostra Verso il boom 1950 1962, il tempo per ammirarla al Museo nazionale Collezione Salce di Trreviso sarà prorogato fino al 28 aprile.
«La mostra ci introduce - anticipa il direttore del polo museale Veneto, Daniele Ferrara - ai meandri più sorprendenti e meno conosciuti della Collezione Salce proponendone le creazioni più recenti: quelle che, dal secondo dopoguerra fino al 1962, anno estremo tanto dell'attività collezionistica quanto della vita di Nando Salce, raccontano lo straordinario momento storico della ricostruzione e della ripresa produttiva e preludono al vero boom economico e demografico che si configurò negli anni successivi». "Passata la guerra, un incontenibile entusiasmo progettuale si diffonde capillarmente nel Paese - scrive la curatrice Marta Mazza - E la pubblicità riflette e anticipa, sottolinea, enfatizza questo sentimento, vivendo un momento di straordinaria effervescenza". Autori già maturi e specializzati da tempo nella grafica illustrata, reiterano con caparbietà i fasti del cartellonismo delle origini - è il caso di Dudovich, di Boccasile, di Edel - o ne rinnovano radicalmente i modi - Carboni, Nizzoli - beneficiando di spunti progettuali desunti da una consapevolezza professionale decisamente più complessa, esercitata nell'ambito di strategie comunicative che inseriscono il manifesto - nemmeno più così indispensabile - in promozioni pubblicitarie ad ampio spettro che il prodotto lo imballano, lo etichettano, lo animano. Giovani geni venuti dal nord: lo svizzero Huber, l'olandese Noorda, il tedesco Engelmann intercettano a Milano i fermenti generativi del migliore design e della più emancipata cultura d'impresa, disegnando immagini così perfettamente attuali da essere oggi, a settant'anni di distanza, vive e storiche al contempo. Ma infine, nel generale innamoramento per l'America - da cui arrivano bevande, detersivi e agenzie pubblicitarie, minime avanguardie tangibili di quello che resta un sogno ancora lontano - spicca il caso tutto italiano di Armando Testa: ispirato dai precorrimenti di Federico Seneca e alimentato da una grande cultura pittorica, si rivelerà a lungo capace di ineguagliati traguardi di sintesi e di efficacia comunicativa.
Alla mostra storica, il Museo Salce eccezionalmente affianca una ulteriore esposizione collegata a Treviso Comic Book Festival 2018. Si tratta della monografica di Riccardo Guasco intitolata "Punt e a capo, Manifesti Sostenibili 100% Bio", curata da Nicola Ferrarese. Guasco è tra gli artisti contemporanei che meglio interpretano "il manifesto illustrato" e per questo suo confronto con i grandi del cartellonismo e della comunicazione gli Anni del boom ha scelto di proporre 8 suoi manifesti inediti, realizzati per l'occasione, sul tema della sostenibilità ambientale. Riccardo Guasco ridisegna uno stravolgimento parallelo a quello che, dagli anni '50 in poi, i nuovi prodotti di consumo portarono nella vita degli italiani, svelandoci le pubblicità di nuovi e miracolosi prodotti immaginari, tutti rigorosamente sostenibili, tutti assolutamente bio. Dai sacchetti ecologici alle automobili "autoricaricanti", dal ristorante a impatto zero ai prodotti di cosmesi non testati su animali, dallallevamento delle api da balcone alla casa intelligente.