- Dove
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Quando
- Dal 08/11/2019 al 24/11/2019
- da Giovedì a Domenica 18:00-20:30 sabato 11:00 - 13:00
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Prezzo
- Gratis
- Altre Informazioni
Nella stanza un volume seziona trasversalmente lo spazio. Verso l'ingresso, sul lato dipinto a smalto reflex blue, alcuni fori invitano a guardare all'interno. Immagini di dettagli architettonici appaiono nella cavità: elementi strutturali e di arredo, connessioni e distacchi fra superfici in legno, laminato, calcestruzzo, lamiera nera, pietra. Negli scatti di Mattia Balsamini, sempre addosso alle cose, disimpariamo la nostra esperienza visiva. Non si è certi di riconoscere il punto di vista, le dimensioni sono alterate, i riferimenti contestuali si perdono. La vista precipita nell'oggetto delle immagini che, astratto nella luce fredda, emerge dal fondo scuro con una nuova identità. La macchina fotografica congela lo sguardo dell'architetto: osservare è progettare. Ritrae lo sguardo analitico che scandaglia e registra le cose, i tragitti dell'occhio decentrato incline a fissare ciò che l'occhio nudo trascura, lo sguardo che attraversa lo spazio e i suoi diaframmi traguardando il progetto. Ritrae la materia senziente di cui è fatta l'architettura, la materia che, al di là del foro, sembra a sua volta osservare noi. Sul lato opposto alla superficie blu, raggiungibile attraverso due passaggi laterali, questa macchina per la visione prende corpo e spessore. Logiche strutturali e apparati tecnici si rivelano mettendo in scena il processo costruttivo, rovesciando nuovamente lo sguardo.
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