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Niente Befana, al centro sociale Django il panevin con le drag queen

Giovedì 5 gennaio, dalle 19.30, "Brusa el patriarcato" l'evento organizzato da "Non Una di Meno Treviso" e House of Serenissima per protestare contro i modelli del patriarcato tradizionale

Tradizionalmente la notte del Panevin viene bruciato sul rogo il fantoccio della Befana come simbolo dell'anno vecchio che ci lasciamo alle spalle per dare il benvenuto a quello nuovo. Tra pochi giorni però Treviso ospiterà una versione decisamente "alternativa" del tradizionale falò. L'appuntamento è per giovedì 5 gennaio, dalle ore 19.30, al centro sociale Django dov'è in programma l'evento "Brusa el patriarcato". Al posto della simpatica vecchietta con la scopa, una serata a base di musica, drag queen e giovani. Non si brucerà nessuna pira, ma l'intento è quello di dare un segnale importante per la città.

«La Befana è l'incarnazione della donna non conforme per eccellenza ai dettami e alle aspettative di genere imposte dal capitale e dal patriarcato eterocis - spiegano gli organizzatori delle associazioni "Non Una di Meno Treviso" e House of Serenissima -. Una donna anziana, vestita in modo sciatto, poco curata e che vive sola, e per queste cose è vista come una figura non conforme, deviante, come uno scarto improduttivo da bruciare e su cui far ricadere tutti gli errori della comunità. È trattata come una non-donna. L'arte drag allo stesso tempo mette in gioco la performance di genere e la sovverte, rimescolando le carte sul tavolo del potere. Ogni giorno i cartelloni pubblicitari ci gridano in faccia che non andiamo bene così come siamo, che per poter vivere dobbiamo essere più magr*, più bell*, sempre in ordine e per sempre giovani. Queste aspettative estetiche opprimenti diventano delle vere prigioni per le persone trans*, non binary e gender nonconforming, perché dentro e fuori i tribunali viene pretesa una totale adesione agli standard estetici di genere, pena l'esclusione, le aggressioni, l'odio, il disprezzo» aggiungono dal Django.

«Quest'anno il processo non lo faremo alla strega: saranno le streghe a fare il processo al patriarcato eterocisnormato - continua la nota degli organizzatori -. Vorremmo lasciarci alle spalle: violenza di genere, razzismo, omolesbobitransafobia, compagnə feritə o ammazzatə da un sistema etero-cis patriarcale che continua ad opprimerci, nel silenzio omertoso dei governi che spesso lo appoggiano quando non ne sono la diretta rappresentazione. Sul panevin di quest'anno vorremmo bruciare tutto questo per lasciarcelo alle spalle come una nuvola di fumo e fuliggine. Consapevoli che non bastano delle fiamme per bruciare delle idee (con buona pace dell'inquisizione) sappiamo che sarà questo fuoco ad ardere in noi ogni giorno di questo nuovo anno di resistenza dal basso, un fuoco che alimenterà le nostre rivendicazioni e la nostra lotta agli oppressori». La serata inizierà alle ore 19.30 con cucina e bar, oltre al dj set. Tre euro il contributo che verrà chiesto all'ingresso per partecipare all'evento.

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