"Piena di grazia": al Teatro Da Ponte in scena il rapporto tra genitori e figli
“Gli amici li scegli, i parenti ti capitano”. Da questo adagio, le riflessioni sulla necessità di trovare un equilibrio tra persone che, nonostante le loro diversità, vivono insieme e condividono spazi e tempi. Al Teatro Da Ponte, sabato 5 novembre (ore 21,00) e in replica domenica 6 novembre (ore 18,00).
Nuovo doppio appuntamento al Teatro di Vittorio Veneto, nella stagione organizzata dal Centro Teatrale Da Ponte. Sabato 5 novembre (ore 21,00), il debutto dello spettacolo “Piena di grazia”, scritto da Francesca Zava, diretto da Katiuscia Bonato e portato in scena da entrambe, insieme all’attrice Caterina Minute. Un testo realizzato da una donna…per tre donne. Nasce così “Piena di grazia”, la drammaturgia originale a firma di Francesca Zava, che affronta il tema del rapporto genitori-figli e dei “non-detti” che caratterizzano molti nuclei famigliari, anche quelli apparentemente più felici.
«E’ uno spettacolo che mette insieme tanti racconti di dinamiche famigliari che ho letto, sentito e, perchè no?, vissuto - racconta Francesca Zava - . Dentro non ci sono solamente le donne, bensì anche quelle figure fondamentali nella vita di tutti noi, come i genitori, i nonni, i fratelli, ecc. Proprio quelle persone che abbiamo più vicine e che sembrano conoscerci meno, perché la paura di deluderle e di non essere all’altezza delle loro aspettative ci porta a non mostrarci completamente, a non riuscire ad essere totalmente sinceri».
«In “Piena di grazia” si ride e si piange: ci sono tematiche importanti, ma trattate con leggerezza e dinamismo - dice la regista Bonato - . Per dare maggior risalto ai dialoghi di queste tre sorelle che si ritrovano in un momento particolare della loro vita, abbiamo scelto una scenografia essenziale e pulita». E’ in questa ambientazione che si muovono i personaggi, le tre protagoniste che credono di conoscersi, ma che scopriranno invece reciproci segreti mai confessati. «Sul palco ci sono caratteri estremamente diversi tra loro, ma molto reali, anche nei loro punti in comune. Con quest’opera va in scena il “quotidiano”, nella sua accezione più nobile, con le tante cose che si dicono e le altrettante che non si dicono e si rivelano magari solo dopo molti anni», chiude Caterina Minute.
Appuntamento al Teatro Da Ponte, sabato 5 novembre (ore 21,00) oppure in replica domenica 6 novembre (ore 18,00).
Per info e biglietti > https://tickets.centroteatraledaponte.it/titolo/125