Presentazione libro 'Ai prodi figli di questa terra. 1921-2021 cento anni del monumento ai caduti di Caerano di San Marco
Fondazione Villa Benzi Zecchini è lieta di annunciarvi la pubblicazione del libro 'AI PRODI FIGLI DI QUESTA TERRA. 1921-2021 Cento anni del Monumento ai Caduti di Caerano di San Marco', di EUGENIO DAL PRA' e MAURO MARCONATO.
Il libro, edito in occasione della ricorrenza del 25 aprile, celebra il centenario del Monumento ai Caduti di Caerano di San Marco, costruito nel 1921 ed inaugurato proprio il 25 aprile dello stesso anno.
I due autori Eugenio Dal Prà e Mauro Marconato hanno ripercorso, attraverso un attento e rispettoso recupero di documenti d'epoca pubblici e privati, testimonianze dirette ed indirette e foto storiche, le molteplici vicissitudini che hanno portato alla costruzione del Monumento ai Caduti, restituendoci anche altri aspetti legati al territorio caeranese e alla sua comunità, durante il Primo ed anche il Secondo conflitto mondiale.
Nel rispetto delle prescrizioni anti covid il libro AI PRODI FIGLI DI QUESTA TERRA verrà presentato on line, attraverso la piattaforma gratuita ZOOM, venerdì 23 aprile alle ore 19,30.
Per connettersi all'incontro sarà sufficiente cliccare sul link che troverete sulla pagina Facebook della Fondazione, o richiedetelo via email a : ??????????.????????????@?????.???
Fondazione Villa Benzi ringrazia gli autori Mauro Marconato ed Eugenio Dal Prà, l'Amministrazione Comunale di Caerano di San Marco, il Sindaco, il ViceSindaco, gli assessori ed i consiglieri, l'editore Danilo Zanetti, il signor Spader per la grafica, la ditta Grafiche Antiga e tutte le singole persone che con passione e professionalità hanno reso possibile la pubblicazione di questo libro.
Gli autori del libro, Eugenio Dal Prà e Mauro Marconato, hanno ripercorso, attraverso documenti dell’epoca, privati e pubblici, del Comune di Caerano, le vicende della costruzione del Monumento ai Caduti, la sua originaria collocazione, la stessa cerimonia inaugurale, con i discorsi celebrativi, ed il suo successivo spostamento, nel 1958, nella sede attuale, con alcune modifiche, funzionali a ricordare, oltre ai Caduti, militari e civili della prima guerra mondiale, anche quelli della seconda guerra mondiale.
La lunga storia di questo Monumento ai Caduti è legata strettamente al conflitto del 1915-1918 e quindi gli autori hanno approfondito anche gli eventi che hanno coinvolto Caerano dopo la Rotta di Caporetto e il posizionamento della linea difensiva dell’esercito italiano sul vicino Piave,
Lo hanno fatto con la collaborazione di molti caeranesi, citati e ringraziati tutti nel libro, che hanno fornito loro documenti e foto, testimonianze e racconti dei loro nonni o genitori, scoprendo presenze, fatti, personaggi in parte sconosciuti a molti caeranesi di oggi e che in quel periodo hanno procurato disagi, sofferenze, paure e lutti ai compaesani di allora.
Tra questi risultano rilevanti:
- i bombardamenti su Caerano e la morte di 6 civili della famiglia Poloniato, residente in via Lavaggio
- la presenza a Caerano, dopo Caporetto, di una base di palloni aerostatici e di soldati italiani e stranieri (soprattutto francesi)
- la presenza di postazioni militari e di trincee (indicati da mappe)
- i 6 militari caeranesi morti con l’affondamento del piroscafo Umberto I partito da Valona
- le figure del pilota Carlo Rossi e del medico Francesco Belloni
- altri personaggi importanti dell’epoca, tra i quali il console Vitale Gallina, Vincenzo Ramanzini, il dott. Ugo Stocco, i sindaci Ado Stocco, Guido Velo e Luigi Tiberio, don Oddo Stocco (Giusto tra le nazioni)
- caeranesi che hanno vissuto esperienze particolari: Regina Poloniato (ferita e mutilata), Toscana Serena in Gallina (detta Toscanina, profuga), i fratelli Raffaele e Gioacchino Gatto (il loro commovente incontro negato), Giuseppe Pellizzer (mato de guera), Zucchello Arduino (insofferente e disertore), Antonio Mondin (prigioniero) e Attilio Mondin (Cavaliere di Vittorio Veneto)
La seconda parte del libro riporta molti documenti, in gran parte presenti nell’archivio comunale di Caerano, che testimoniano le molte problematiche emerse in paese tra i comitati e le associazioni coinvolte nella costruzione e poi nello spostamento del Monumento e le amministrazioni comunali dell’epoca: costi, richieste di contributi, difficoltà finanziarie comunali, proteste per ritardi ecc.
La parte conclusiva è dedicata in particolare al ricordo dei morti militari e civili della seconda guerra mondiale, tra cui molti bambini, morti a seguito dello scoppio di residui bellici.
Trattandosi della storia di un’opera pubblica, un Monumento che appartiene a tutti i caeranesi, e nella speranza che il libro possa essere utile a tramandare la memoria di vicende e di persone che hanno attraversato la storia di Caerano e che possa diventare anche uno strumento di studio e di riflessione, almeno in alcune sue parti, per gli studenti delle scuole cittadine, gli autori hanno coinvolto l’Amministrazione Comunale e la Fondazione di Villa Benzi Zecchini, che hanno risposto positivamente, in modo che “Ai prodi figli di questa terra” sia a disposizione, gratuitamente, di tutti i caeranesi interessati.