Parole di carta - Simon Levis Sullam presenta "I fantasmi del fascismo"
parole di carta
simon levis sullam
presenta
I fantasmi del fascismo
Le metamorfosi degli intellettuali italiani nel dopoguerra
dialoga con l'autore
alessandro cinquegrani
mercoledì 27 ottobre
ore 20.45
centro sociale
mogliano veneto
INGRESSO GRATUITO
fino a esaurimento posti
nel rispetto della normativa vigente sulla sicurezza sanitaria
per accedere occorre la certificazione verde
prenotazione
all'indirizzo: posta42linee@gmail.com
specificando cognome e nome (max 2 persone)
presentarsi 15 min PRIMA dell'orario di inizio evento altrimenti la prenotazione decade
rassegna a cura di
quarantaduelinee|circolazione culturale aps
con officina 31021
e il patrocinio della città di Mogliano Veneto
I fantasmi del fascismo. Le metamorfosi degli intellettuali italiani nel dopoguerra, Feltrinelli, 2021
Questa storia ha quattro protagonisti: lo storico Federico Chabod, il giurista Piero Calamandrei, il critico letterario Luigi Russo e il romanziere Alberto Moravia. Quattro grandi intellettuali che, noti antifascisti nel dopoguerra, spesso durante il fascismo avevano mantenuto un atteggiamento di cautela e inazione politica, cedendo talora alla collaborazione con il regime, le sue istituzioni culturali, scientifiche e di governo, o affermandosi nel mondo letterario fascista. Nel dopoguerra ciascuno di loro ridefinì il proprio percorso durante il Ventennio, rappresentandolo, almeno in pubblico, come coerentemente antifascista. Se l’intellettuale viene solitamente immaginato come un anticonformista e un critico del potere, in realtà tende di frequente a adeguarsi alla maggioranza e a esprimerne gli orientamenti. Contano i condizionamenti politici e istituzionali, particolarmente in una dittatura; conta l’esigenza di affermarsi sul piano culturale, scientifico o artistico; conta, in ogni tempo, anche l’attitudine dell’intellettuale a dar voce e interpretare i sentimenti dei più e, in alcuni casi, a cedere al potere. Se nel dopoguerra tutte e quattro le figure le cui storie si raccontano qui iniziarono a fare i conti con il proprio passato, la prevalente – se non esclusiva – autoassoluzione e la costruzione di memorie sostitutive da parte degli intellettuali rispetto all’implicazione con il regime hanno contribuito a scagionare la società italiana rispetto alle sue complessive responsabilità e ai suoi atteggiamenti conformistici nel fascismo. Gli intellettuali sono per definizione anticonformisti? Un’indagine sulle trasformazioni, le azioni e le inazioni di quattro grandi protagonisti della cultura italiana tra fascismo e dopoguerra e su come fecero i conti con il passato del Ventennio: Federico Chabod, Piero Calamandrei, Luigi Russo e Alberto Moravia.
SIMON LEVIS SULLAM
Venezia, 1974
E’ professore associato in Storia contemporanea. Ha studiato a Venezia, UCLA e l’EHESS di Parigi, conseguendo la laurea e il dottorato in storia a Ca’ Foscari. Si occupa di storia d’Italia tra Ottocento e Novecento con particolare attenzione per la storia politica, della cultura, degli intellettuali e delle idee; di storia degli ebrei; di storia dell’antisemitismo e dell’Olocausto. Tra i suoi interessi la storia della storiografia e i problemi di metodo storico. Le sue principali pubblicazioni sono: Una comunità immaginata. Gli ebrei a Venezia, 1900-1938, Unicopli, 2001; L’archivio antiebraico. Il linguaggio dell’antisemitismo moderno, Laterza, 2008, L’apostolo a brandelli. L’eredità di Mazzini tra Risorgimento e fascismo, Laterza 2010; I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei (1943-1945), Feltrinelli, 2015.
ALESSANDRO CINQUEGRANI
Treviso 1974
Dal 12 ottobre è in libreria il suo ultimo romanzo Pensa il risveglio, Terrarossa Edizioni, 2021