Spettacolo "Dal detto al fatto, passa un gran tratto" in ricordo di Renzo Masutto
Lo spettacolo "Dal detto al fatto" è inserito nella rassegna ‘Suoni dalla Biblioteca’ dedicati alle celebrazioni dei 160 anni della nascita di Renzo Masutto (1858-1926) musicista trevigiano e giramondo.
Giovedì 13 Dicembre 2018 ore 20.45 - Teatro Eden
Operetta in due atti denominata proverbio musicale ed intitolata "Dal detto al fatto, passa un gran tratto" di Renzo Masutto. L’associazione culturale Musicainvaligia ha organizzato anche per il 2018, dopo l’acclamato successo del 2017, una serie di eventi storico-musicali denominati ‘Suoni dalla Biblioteca’. Di Lui, nel corso della serata di giovedì 13 Dicembre 2018, presso il Teatro Eden, verrà rappresentata l’operetta in due atti Dal Detto al fatto passa un gran tratto, produzione MusicainValigia, direzione orchestrale del Maestro Claudio Doni e la direzione vocale di Svetlana Novikova con la presenza di molti professionisti e giovani musicisti veneti che hanno dato il loro contributo a questo progetto. Questo ‘proverbio musicale’ ha la morale semplice, diretta come è sincera e diretta la sua musica. Il rincorrersi ritmico delle crome fa da collante a melodie di facile lettura con fluidi cantabili entro una cornice di chiara e nobile fattura italiana.
Bettina è giovane, innamorata, mutevole, orgogliosa e non desidera i soldi, ma un uomo onesto; Tonino da far suo è spasimante d’ufficio e cerca in tutti i modi di toglierla dalle sgrinfie di Gianni, il barbiere: povero, sprezzante della nobiltà, onesto fino a quando pensa di guadagnare tanti soldi grazie alla lotteria. L’intrigo da bottega di barbiere del Settecento viene citato dallo stesso Masutto in seconda di copertina, scrivendo: l’ambientazione deve essere fatta esattamente “nell’epoca sul termine del secolo scorso”. A far da contorno al ricordo storico stanno i due protagonisti più anziani: il Barone, un po’ rustego e un po’ saggio e la Marchesa: bella, civettuola che finge di corteggiare Gianni in accordo con il Barone.
Brevi liriche, bozzetti musicali e qualche pezzo caratteristico contraddistinguono un gustoso romanticismo che ha perso la passionalità della matrice rivoluzionaria per caratterizzarsi entro le mura domestiche di una rivista da signore. Non abbiamo più il grande romanzo con eroi ed eroine mossi dai nobili ideali, ma sempliciotti da gazzetta che sono sostenuti dalle miniaturistiche scene del quotidiano; qui il sapore ironico delle descrittività elargisce ibridismo formale sia nella parte letteraria come nello scorrere della musica.
Renzo Masutto sfrutta il suo ‘essere minore’ non per un senso d'inadeguatezza rispetto ai grandi Rossini o Donizetti, ma si affianca al contemporaneo Mascagni di Cavalleria Rusticana, perché il verismo canta la disgregazione sociale ed il potere culturale della borghesia; la seconda metà dell’Ottocento predilige una musica più leggera, più attraente e meno complicata. L’operina termina con la semplicità del sorriso e trasmette serenità e buon ordine.
Il progetto è patrocinato e supportato da Regione Veneto e Comune di Treviso.