Storia della Fotografia italiana: anatomia di una collezione
L'appuntamento di martedì 11 ottobre ore 20,45, organizzato dalla Società Iconografica di Treviso, verterà sulla presentazione della grande collezione di fotografie originali del collezionista trevigiano Giuseppe Vanzella, che ci guiderà, accompagnato da uno slideshow, in un affascinante racconto sul lavoro di autori italiani o di fotografi stranieri operanti in Italia, dalle origini della Fotografia ai nostri tempi. Dai pionieri della fotografia italiana come il padovano Giacomo Caneva, i fratelli Alinari e Luigi Sacchi, ai veneziani come Domenico Bresolin e Carlo Naya (l’autore degli incredibili “chiari di luna” di Venezia), agli inglesi MacPherson e Anderson e i francesi Flacheron, Normand, De Beaucorps, attivi a Roma, arrivando poi a Guglielmo von Gloeden e il nudo fotografico “en plein air” nella straordinaria ambientazione di Taormina. Quindi, gli artisti del primo Novecento Mario Nunes-Vais, Giuseppe e Luigi Primoli, Arturo Bragaglia, Elio Luxardo e Adolfo Porry-Pastorel (considerato il padre del foto-giornalismo italiano), continuando con i maestri del secondo dopoguerra (Federico Patellani, Paolo Monti, Ferruccio Leiss, Fulvio Roiter) e i maestri del nuovo approccio sul paesaggio come Mario Giacomelli, Luigi Ghirri e Guido Guidi. Tutto questo senza trascurare i fotografi trevigiani che, in questo percorso lungo ormai 180 anni, hanno lasciato tracce significative nella storia della fotografia italiana come Giuseppe Ferretto, Umberto Sartorello e Marco Zanta.