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"I suicidi & le morti. Lo strazio di chi resta"

Un incontro di riflessione mercoledì sera 27 ottobre alle ore 20 nella chiesa di San Martino in centro storico a Treviso, dove sarà presentato il libro del prof. Arnaldo Pangrazzi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Cittadinanzattiva Treviso e la Comunità di Sant’Egidio hanno organizzato un momento di riflessione sul tema dei suicidi e della morte mercoledì sera 27 ottobre, alle ore 20, nella chiesa di San Martino a Treviso (limite di 60 posti, ingresso solo con Green Pass). La tematica è inquadrata sul fronte del dolore e dei forti ed inevitabili strazi delle persone che rimangono. L’occasione è la presentazione del libro "Il suicidio. Non ci siamo mai detti addio. La disperazione di chi resta”, scritto dal prof. Arnaldo Pangrazzi (padre camilliano, trentino di nascita e romano di adozione). Con lui ci saranno a parlarne: il dottor Luigi Colusso (medico, psicoterapeuta e promotore del mutuo aiuto sulla salute), il dottor Francesco Rocco (presidente dell'associazione trevigiana di volontariato "La rete di Malachia") e Vincenzo Delfino (Comunità di Sant’Egidio). Cittadinanzattiva Treviso, associazione di promozione sociale, presente in tutta Italia con oltre 300 punti di assistenza e di orientamento delle persone, compreso il coordinamento trevigiano, si occupa dei diritti di cittadinanza e di relazione delle persone. Lo fa con volontari professionalmente preparati, in modo gratuito, su richiesta delle persone interessate. Dal 2020 in occasione della pandemia ha rafforzato la sua capacità di ascolto e di aiuto delle persone. Quindi, oltre allo sportello del Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) che ha sede all'interno dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, ha attivato anche uno "Sportello per le Fragilità” che si occupa delle persone disabili, di soggetti con malattie croniche e rare, nonché di tutte quelle persone che da sole non sarebbero in grado di occuparsi dei loro fabbisogni e diritti. Infine, nell'ambito delle attività del "Tavolo per la prevenzione delle gesta suicidare per la provincia di Treviso", Cittadinanzattiva Treviso ha attivato un'associazione di volontariato ("La rete di Malachia" che si occuperà di morti violente, causate da incidenti o altro). Giancarlo Brunello, coordinatore di Cittadinanzattiva Treviso, nel presentare l'iniziativa di mercoledì sera con il prof. Pangrazzi, ha rimarcato "l’impegno dell'associazione in questo frangente della morte. Lo facciamo sia perché si tratta di una questione che ha un alto sociale umano e sociale, sia perché occuparsi del diritto-dolore delle persone, significa stare vicini alla morte. Inoltre, attenzione specifica di Cittadinanzattiva è occuparsi anche del dolore e delle difficoltà di chi rimane". A Treviso, insieme a Cittadinanzattiva è stata attivata una "rete informale" di strutture idonee a dare le risposte a persone che si trovano a dover affrontare la problematica del suicidio e della morte violenta. Con Cittadinanzattiva ci sono appunto la Comunità di Sant’Egidio, il Patronato Caf, un team di avvocati e per il supporto emotivo e psicologico gli esperti del progetto "Rimanere Insieme" di ADVAR. Per quanto riguarda i suicidi in Italia, l'ultima rilevazione ufficiale risale al 2017 ed è a cura dell'ISTAT. Si tratta di 3.936 casi/anno (il 6,5% ogni 100mila abitanti), la ripartizione per classi di età parla di over 65 anni (35%), 45/64 anni (37%), 25/44 anni (23%) fino a 24 anni (5%). L'indice di mortalità è stato quantificato: al 10,3 Italia; al 13,9 per Veneto; 12,9 per Treviso su mille abitanti. Dati molto preoccupanti arrivano dall’Unicef il quale stima che in Europa 9 milioni di adolescenti tra i 10 e i 19 anni convivono con disturbi legati alla salute mentale e il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni, preceduta soltanto dalle morti causate da incidenti stradali. Inoltre il 19% dei ragazzi europei tra i 15 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale, seguiti da oltre il 16% delle ragazze nella stessa fascia d’età. Sono circa 1.200 bambini e adolescenti fra i 10 e i 19 anni decidono di porre fine alle loro vite ogni anno.

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