Alberto Patrucco al Teatro Sant'Anna con lo spettacolo "Sotto spirito"
Venerdì 4 dicembre al Teatro Sant’Anna per la rassegna “Musica&Teatro” ALBERTO PATRUCCO presenta “SOTTO SPIRITO”, ovvero una serata di cabaret e grande musica, con la riproposta anche di alcuni celebri canzoni di Brassens.
Venerdì 4 dicembre alle 21 il palcoscenico del Teatro Sant’Anna ospita il secondo appuntamento di “Musica&Teatro”, rassegna ideata da Gli Alcuni e organizzata con il patrocinio del Comune di Treviso. Dopo Sergio Sgrilli, che la settimana scorsa ha regalato alla platea del Sant’Anna un lungo e divertente excursus comico-musicale tratto dai suoi ultimi spettacoli, ecco un altro grande cabarettista che si destreggia abilmente tra comicità e canzoni.
Alberto Patrucco, nato in Brianza nel 1957, presenta “Sotto Spirito”, che lo vedrà sul palco insieme a Daniele CALDARINI (Pianoforte e Direzione Musicale) e a Francesco GAFFURI (Contrabbasso e Basso Elettrico), che eseguono le musiche di Georges Brassens.
Tutta l’opera di Alberto Patrucco ruota attorno alla spiazzante tematica del “pessimismo comico”. L’autore è alla perenne ricerca della singolare normalizzazione di questo tema che racchiude la sua visione del mondo. Sul palco e nei suoi libri Patrucco sviscera la realtà, rivoltandola e mettendone in luce gli amari ed esilaranti lati comici.
ALBERTO PATRUCCO INTERPRETA GEORGES BRASSENS: A partire dal 2007, col consenso degli eredi, Patrucco inizia ad adattare e interpretare alcune opere di Brassens mai tradotte in italiano, dando vita a “SOTTO SPIRITO”, uno spettacolo comico inusuale: un incontro tra satira parlata e satira cantata. Gli elementi che costituiscono lo spettacolo, in apparenza distanti tra loro, si fondono alla perfezione, sino a diventare una cosa sola, al punto che i monologhi scritti oggi si fanno prolungamento naturale delle emozioni fissate su pentagramma cinquanta o sessant’anni addietro dal grande autore francese. Una magia che parte da lontano, dunque, per approdare sulla sponda della più stretta attualità.
“SOTTO SPIRITO” è lo spunto per suscitare la risata su temi non banali e stimolare nel divertimento qualche momento di riflessione. Uno sguardo comico, disilluso, a volte corrosivo, ma che non rinuncia alla poesia e alla musica. Solo per tornare a ridere... sul serio.
Comico anticonformista, Patrucco si presenta in palcoscenico sempre in abito scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto.
Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta, l’artista non vuole trasmettere messaggi, dice e ripete che non ha niente da insegnare a nessuno e, addirittura, afferma di non sapere di preciso ciò che vuole. E non gliene importa niente. Perché, di sicuro, sa ciò che non vuole…
Patrucco non vuole riproporre in teatro direttamente a contatto con il pubblico (come oggi sempre più spesso sembra accadere), i tempi e i modi della televisione. Dove contano i minuti e i secondi e dove gli spettatori, ossia coloro che effettivamente assistono in prima persona alla trasmissione televisiva, perdono la spontaneità, perché da guardatori si sentono guardati.
Nelle mani di Alberto Patrucco, le parole si trasformano in clava o fioretto, secondo le esigenze del monologo. Niente travestimenti e non sense, nulla di demenziale o farsesco. La comicità di Patrucco attinge e si alimenta dall’infinito serbatoio della realtà. Gli accadimenti sono quindi modificati e restituiti al pubblico privi di qualsiasi indulgenza all’imparzialità.
Niente gag di basso cabotaggio o profetiche verità. Nei testi che scrive e recita anche in televisione, c’è sempre il filo di un ragionamento che, dopo e al di là dell’effetto comico, fa meditare. Alberto Patrucco, come pubblico e critica testimoniano, è oggi uno degli attori comici più completi e rappresentativi del nostro cabaret. Ciò che offre è un’angolazione, un punto di vista, un’intuizione. Il pubblico, potrà farne ciò che vuole.
NOTE BIOGRAFICHE: Alberto Patrucco, nasce artisticamente come autore e attore di teatro comico. A partire dal 2000, inizia un rapporto costante con la televisione (passando da “Funari News” ad altre trasmissioni nazionali quali “Zelig”, “Ballarò”, ecc.) che si sviluppa parallelamente al percorso teatrale e musicale.
Ha pubblicato “Tempi bastardi!” (Mondadori, 2003); “Vedo buio! – manifesto del pessimismo comico” (Mondadori, 2006) e “NECROlogica – Un libro lapidario” (Foschi Editore, 2010), una moderna “Antologia di Spoon River” arricchita dalle illustrazioni di Sergio Staino.
Dopo un sapiente lavoro di traduzione e un’inedita lettura musicale tra le parole e la musica di Georges Brassens, il più raffinato cantautore francese del secolo scorso, ha pubblicato i cd “Chi non la pensa come noi” (Edel, 2008); e “Segni (e) particolari” (Sony Music, 2014) con Andrea Miro’.
Ingresso 10 Euro | per informazioni e prevendite: tel 0422.421142 – email teatro@alcuni.it | www.alcuni.it