Centorizzonti 2020 festeggia San Valentino con lo spettacolo "Super Ginger"
Il secondo appuntamento della rassegna è in programma venerdì 14 febbraio alle 21 al Teatro Ex Collegio Santa Maria Bambina di Pieve del Grappa: sarà l’occasione per prendere parte ad un viaggio fra scena e realtà sull'onda delle emozioni di una clown contemporanea a tempo pieno, che parla a tutti universalmente e, con le stesse tecniche clownesche, attraversa sogni, attese e solitudini all'interno di una cornice in cui ognuno può riconoscersi.
Niente fiorellini, niente organetti, niente palloncini: la clown protagonista di Super Ginger!, lo spettacolo che Centorizzonti 2020, progetto culturale ideato dall'associazione culturale Echidna che coinvolge i comuni dell’omonima rete di cui è capofila il Comune di Pieve del Grappa, propone venerdì 14 febbraio al Teatro Ex Collegio Santa Maria Bambina di Pieve del Grappa, Treviso, è molto lontana dallo stereotipo di clown per l’infanzia e tanto sicura appare sul proprio palco, tanto indifesa si rivela lontana da esso. Super Ginger!, una produzione Stivalaccio Teatro che vede protagonista Anna De Franceschi con la regia di Duodorant, racconta vita e peripezie di una piccola grande eroina che non molla mai, conducendoci in un viaggio fra scena e realtà scandito dalle emozioni di una clown a tempo pieno. Lo spettacolo è frutto di un “colpo di fulmine”, perché tra Anna De Franceschi e il Duodorant è stato subito amore. E come ogni cosa nata per amore, lo spettacolo riesce a valorizzare l’eccezionale mimica di Anna De Franceschi arrivando a definire un filone teatrale nuovo, quello clow - punk. La soubrette Ginger vive grandi successi sul palcoscenico ma il clima cambia drasticamente quando la si ritrova nel suo camerino, vittima di una profondissima solitudine, con una pianta come unica amica. Sa essere eroina e antieroina, diva e antidiva, una creatura da cabaret talvolta goffa, perfino sciatta, eppure profondamente umana e autentica. Nel bel mezzo della sua solitudine, quando anche l’affetto dei fan sembra un’eco lontana dell’amore mai ritrovato, arriva un evento che sembra rompere il silenzio nel cuore di Ginger. Da quel momento in poi lo spettacolo diventa delirio, il legame tra la vita e il palcoscenico si allarga a dismisura, il cuore spezzato diventa finalmente arte. L’attesa acquista un nuovo senso e la protagonista scopre i suoi superpoteri. Tra Ginger ed il suo pubblico crea un’affettuosa complicità, che fa crollare non solo la cosiddetta quarta parete, ma consente agli spettatori di perdonare miserie e debolezze di chi canta in playback. La capacità di sparigliare le rigide regole che separano il palcoscenico e il dietro le quinte genera uno spazio di identificazione ed empatia, mentre si miscelano atmosfere alla basic - instincts, poesia, fremiti di abbandono e di amore. Anna De Franceschi dona con generosità la sua eccezionale mimica, perché ci vuole grande coraggio per essere clown: significa liberarsi da ogni vergogna per esibirla con orgoglio davanti al pubblico, trasformando in forza scenica quello che, apparentemente, è debolezza. Trasformare l’inconfessabile in strumento di comunicazione.
L’appuntamento successivo sarà sabato 7 marzo alle 21 al Teatro Duse di Asolo, Treviso, con l’attore, drammaturgo e regista teatrale Marco Baliani e il suo Una notte sbagliata, spettacolo in cui l’attore porta in scena il corpo di un essere umano già fragile, corpo che in quella notte, che solo dopo chiameremo “sbagliata”, diventa un capro espiatorio su cui accanirsi. “Entrare e uscire dalle teste e dai corpi dei protagonisti notturni della vicenda, - spiega Baliani - compreso un cane, è stata la mia gimkana attorale, obbligandomi a continui cambi percettivi e linguistici, dentro una rete di rimandi sonori e visivi”. Non è la cronaca di uno dei tanti episodi di accanimento contro la diversità, non è dunque un teatro “civile”, piuttosto un mettere il dito dentro le pieghe nascoste della psiche, delle pulsioni, delle indicibilità, fino a usare la memoria dell’attore come parte dell’evento narrato. La programmazione teatrale 2020 nasce dal rafforzamento della Rete Culturale Centorizzonti, che affronta quest’anno un cambiamento - quello del capofilato, che da Asolo passa a Pieve del Grappa, a cui si aggiunge la nuova convenzione circolare che rinforzerà il “soggetto rete” e migliorerà le attività di concertazione, coprogettazione e programmazione culturali - nella continuità, in un territorio in cerca di una coesione sempre maggiore, che crede nelle proprie virtù e nuove potenzialità. La rete infatti sta lavorando da anni per far sì che l’Asolano, il Monte Grappa e l’area della Castellana si sviluppino e creino nuove opportunità di welfare culturale. I comuni coinvolti nella Rete sono Asolo, Altivole, Caerano San Marco, Castelfranco Veneto, Riese Pio X, Maser, Pieve del Grappa, Possagno, San Zenone degli Ezzelini.
Prevendita e vendita - biglietti
Centro Sociale (Sala Polivalente) – Via Roma 21, Altivole (Treviso)
Sabato 8 febbraio – Sabato 7 marzo – Sabato 21 marzo – Sabato 28 marzo – Sabato 4 aprile
Biglietti
Biglietti € 12,00 ridotti € 10,00
Riduzioni: fino a 25 e dai 65 anni, residenti e iscritti alle biblioteche comunali, persone diversamente abili, iscritti BelVedere Lab, soci Coop Alleanza 3.0, Circoli ricreativi ospedalieri Aulss 2
Informazioni e prenotazioni:
Echidna associazione culturale: tel. 371. 1926476 nei giorni feriali - tel 340. 9446568 (nei giorni di spettacolo);
info@echidnacultura.it, www.echidnacultura.it