Anteprima di "Tintoretto. l'artista che uccise la pittura"
Avrà un’anteprima trevigiana la produzione cinematografica coprodotta da Zeta Group con Kublai Film (Venezia), Videe (Pordenone), Gebrueder Beetz Filmproduktion e la rete televisiva franco-tedesca ARTE. “Tintoretto. L’artista che uccise la pittura”, questo il titolo del documentario biografico che verrà proiettato in anteprima a Treviso lunedì 11 aprile alle 20.45 al Cinema Edera, alla presenza del regista Erminio Perocco. Un progetto selezionato da importanti Festival internazionali di Film d’Arte come il FIFA di Montrèal in Canada e il Beirut Art Film Festival e che, dall’11 al 13 aprile 2022, sarà finalmente possibile scoprire nelle sale cinematografiche di tutta Italia.
Il film documentario parte dalla realtà della pittura e dal tratto prorompente del Tintoretto per raccontare, grazie alla regia di Erminio Perocco e alle musiche di Carlo Raiteri e Teho Teardo, la complessa personalità dell'artista veneziano e la sua innata teatralità, accompagnando lo spettatore nella Venezia del Cinquecento e nei luoghi che videro Tintoretto muoversi e operare, rievocando le atmosfere del tempo, le luci della città vibrante sull’acqua e i colori dei preziosi pigmenti che giungevano nella Serenissima come in nessun altro luogo e di cui Jacopo, figlio di un tintore, sapeva servirsi con straordinaria maestria.
Tintoretto. L'artista che uccise la pittura | Trailer 11-12-13 aprile 2022 from Kublai Film on Vimeo.
Un vero regista delle proprie opere che ancora oggi stupiscono ed emozionano grazie a giochi di luce e di prospettiva che hanno creato il mito del genio Tintoretto, la cui modernità e lo spirito rivoluzionario vengono investigati nel film carpendo i suoi pensieri, i segreti della sua tecnica e gli studi preparatori e inquadrando il contesto storico e politico; ma anche attraverso i contributi di importanti studiosi e guests star - Robert Echols (curatore dell’ultima grande mostra internazionale sull’artista), Roland Krischel, Antonio Manno, Stefania Mason, Gabriele Matino, Miguel Falomir (Direttore del Prado di Madrid), Fabrizio Gazzarri, Mario Infelise, Roberto Mazzetto, Luciano Pezzollo, Jorge R. Pombo - e, soprattutto, scavando con la macchina da presa nelle sue opere drammatiche e travolgenti: quegli enormi teleri realizzati per gli edifici pubblici veneziani, Scuole e Chiese, soprattutto, fino al Palazzo Ducale, cuore del potere e del governo cittadino. Sorprendenti, in tal senso, i tableux vivant con i quali nel film sono riproposte fedelmente le interpretazioni di alcune opere pittoriche.
“La sua opera è immensa – disse Paul Cézanne di Tintoretto - include ogni cosa, dalla natura morta fino a Dio; è una enorme arca di Noè; io mi sarei trasferito a Venezia soltanto per lui!”.