Ezio Mauro parla di pandemia, governo e democrazia con gli studenti del Planck
Il giornalista si confronta con i ragazzi sul libro “Liberi dal male” martedì 9 febbraio nell'ambito del Progetto lettura
Il virus e i cambiamenti nella società, nella politica, nel modo di affrontare la vita tutti i giorni. Sono temi di grande attualità quelli al centro dell’incontro tra il giornalista e autore Ezio Mauro e gli studenti dell’istituto Max Planck martedì 9 febbraio. L’autore nonché editorialista, ex direttore del quotidiano La Repubblica, sarà in streaming con i ragazzi durante tutta la mattinata per discutere sul libro “Liberi dal male, il virus e l’infezione della democrazia”, attività promossa nell’ambito del “Progetto lettura: autori e studenti a confronto” organizzata dalla scuola in collaborazione con la Libreria Lovat di Villorba. Partendo dalla riflessione sul volume che l’autore ha dichiarato di aver scritto “per capire e per riflettere” su un momento epocale che stiamo vivendo, sarà l’occasione per i giovani di esprimere il proprio punto di vista, il proprio vissuto e perplessità. L’opera “Liberi dal male”, saggio sociologico sulla pandemia, affronta in modo originale il tema del virus con la curiosità per il presente e l’esigenza di approfondimento del giornalista. Pubblicata per le edizioni Feltrinelli nel giugno scorso si presta ad essere ampliata dall’esperienza, spesso traumatica e angosciata, degli ultimi mesi. Ci spinge a porci un interrogativo: “Cosa avverrà delle nostre vite dall’evoluzione dell’epidemia?”, interrogativo che forse non ha una risposta definitiva ma che costringe ad indagare e riflettere. L’incontro con Ezio Mauro sarà quindi per i ragazzi un modo per prendere coscienza, per riflettere ma anche un’occasione per fare domande sul presente e sulla tenuta della democrazia: la gestione della scuola, Il mercato, il lavoro, l’occupazione, la politica, il ruolo della scienza. La pandemia ci impone un ripensamento globale della società e di noi stessi. Nel libro Ezio Mauro descrive la diffusione inarrestabile del virus condividendo con i lettori lo stupore e la paura di un fenomeno fuori controllo, ma nello stesso tempo non rinuncia all’interpretazione razionale. Attraverso l’utilizzo di fonti aggiornate nei diversi ambiti biologia, matematica, sociologia, il dilagare della pandemia porta a riflettere sulla globalizzazione, sulla libertà e la sua limitazione in cambio di sicurezza, sull’accentramento del potere per governare l’emergenza. Ma c’è anche una riflessione etica che evidenzia il cambiamento nel nostro rapporto con la morte, la vecchiaia, persino la diversa percezione del proprio corpo. “Dobbiamo vincere il maleficio _ si legge nel capitolo dedicato alla crisi della libertà _ per proteggere i nostri corpi insidiati, ma anche per salvarci l’anima[…]perché la rinascita non è soltanto un problema di risorse economiche, ma di autonomia intellettuale, di indipendenza culturale: da parte i cittadini liberi davvero, perché liberi dal male”.