Villa Gera: il capolavoro di Jappelli
Adagiata sulla collina del Castello, la villa domina la città, offrendo allo sguardo la bella facciata neoclassica a 8 colonne ioniche sormontate da un maestoso timpano, le cui sculture, raffiguranti l’Architettura che ospita le Arti Sorelle, sono opera di Marco Casagrande, rinomato scultore dell’epoca e avviato all’arte dallo stesso Bartolomeo Gera. L’ampio salone al piano nobile fu affrescato nel 1837, sempre per volere dell’infaticabile committente, da Giovanni Antonio De Min che, contravvenendo a tutti gli accordi presi, decise di rappresentare emblematiche scene tratte dal “De bello gallico” e da altri episodi della vita di Giulio Cesare, che ritraggono la tumultuosa storia degli Elvezi, con evidenti riferimenti alla dominazione asburgica nel Lombardo Veneto.
L’opera piacque a Gera tanto che, nel 1844, richiese a De Min un secondo affresco, lo sbarco di San Saba a Costantinopoli, da realizzarsi nel nuovo salone dell’ala orientale.
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