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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola

Dislessia e realtà virtuale: prospettive delle nuove tecnologie

Un incontro on line tra logopedisti, pedagogisti, psicologi, associazioni, per approfondire il tema della dislessia ed in particolare l’utilizzo di nuovi strumenti per meglio gestire questa problematica

Si è svolto nei giorni scorsi un importante incontro sulla dislessia organizzato da IRCSS “Medea” – La Nostra Famiglia. L’evento si è svolto a distanza utilizzando la piattaforma google meet nel rispetto delle attuali normative per il contrasto al coronavirus. Sono state più di 90 le persone che si sono collegate, anche in momenti diversi, durante la mattinata tra loro diversi logopedisti, pedagogisti, psicologi, rappresentanti di associazioni, interessati ad approfondire il tema della dislessia ed in particolare l’utilizzo di nuovi strumenti per meglio gestire questa problematica.
L’educazione inclusiva di bambini dislessici in età scolare è un tema particolarmente importante e molto dibattuto, che coinvolge le famiglie e le istituzioni, è inoltre la più comune tra le difficoltà di apprendimento. Con una prevalenza del 3-8%, costituisce un importante fattore di rischio per abbandono scolastico ed esclusione sociale.

'Istituto Scientifico "EUGENIO MEDEA", Sezione di ricerca de "La Nostra Famiglia", è oggi l'unico istituto scientifico italiano riconosciuto per la ricerca e la riabilitazione nello specifico ambito dell’età evolutiva.

L'Istituto è presente in 4 regioni sul territorio nazionale:
LOMBARDIA, sede centrale di Bosisio Parini (LC)
VENETO, sedi di Conegliano (TV) e di Pieve di Soligo (TV)
FRIULI VENEZIA GIULIA, sedi di Pasian di Prato (UD)  e di San Vito al Tagliamento (PN)
PUGLIA, sede di Brindisi (BR)
E' una struttura sanitaria ad alta specializzazione che si occupa di:

  • Diagnosi clinica e funzionale di malattie che provocano disabilità temporanee o permanenti, specie in età evolutiva
  • Sviluppo della ricerca nel campo delle neuroscienze finalizzata alla diagnostica, alla terapia genica, allo studio e sperimentazione di tecniche riabilitative, alla individuazione di nuove tecnologie in campo bioingegneristico, allo studio di modelli gestionali sempre più avanzati
  • Formazione di operatori tecnici in ambito sanitario e socioassistenziale

Durante l’incontro – realizzato nell’ambito del progetto europeo ERASMUS+ “Fordys-Var” – sono state presentate, le buone prassi per l’uso della tecnologia nella riabilitazione della dislessia, i dati di efficacia dei trattamenti disponibili sul territorio italiano I relatori hanno messo in evidenza l’esperienza fatta in questi mesi con la teleriabilitazione e una panoramica sulle piattaforme presenti per realizzare interventi riabilitativi specifici. In particolare si è parlato di Tachidino, una piattaforma realizzata dall’IRCCS “E. Medea”- La Nostra Famiglia  finanziata dal Lyons e che permette la misurazione e caratterizzazione delle abilità di lettura con determinazione del sottotipo di dislessia, sono presenti testi da leggere, timer e un sistema di classificazione degli errori, il sistema restituisce informazioni su velocità di lettura in sillabe al secondo, le prestazioni rispetto all’età e la classificazione del tipo di dislessia.  La dott.ssa Mara Buffoni si è poi soffermata su un nuovo strumento di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR) per la riabilitazione di ragazzi tra i 10 e i 16 anni messo a punto nell’ambito del progetto Fordys Var. Il progetto è composto da un visore denominato Oculus ed è caratterizzato da ambientazioni tridimensionali all’interno delle quali il ragazzo si sposta ed è chiamato ad interagire seguendo le indicazioni proposte dal programma con un graduale aumento delle difficoltà. 
"L’utilizzo di tecnologie è ad oggi ancora poco radicato e raramente viene applicato con sistematicità in tutti quei contesti educativi in cui il bambino con dislessia può essere stimolato all’apprendimento" spiega Andrea Martinuzzi, direttore scientifico del Polo veneto del Medea: "la possibilità di mettere a punto e testare in ambito europeo tecnologie informatiche innovative e la condivisione delle metodologie formative consente di migliorare la qualità della vita a scuola dei bambini con dislessia e rappresenta una novità promettente nel panorama internazionale".

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, è inserito nell’Azione chiave 2, che riguarda la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche realizzata attraverso forme di collaborazione tra organismi complementari: è diretto dall’Università di Burgos (Spagna) e, oltre al Medea, vede la collaborazione dell’Associazione di Bambini Dislessici di Bucarest (Romania) e di Arsoft, impresa spagnola specializzata nella realizzazione di soluzioni in realtà aumentata.

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