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Apepak, parte da Treviso la rivoluzione plastic free per il cibo fresco

Gli alimentaristi trevigiani di Fida-Confcommercio distribuiranno involucri sostenibili nei negozi sottocasa mettendo in pratica le filiere corte

I piccoli negozi di alimentari sottocasa, di vicinato o di quartiere, quelli che durante la pandemia hanno restituito sorrisi e recapitato spese sulle porte degli anziani, avviano la rivoluzione plastic free. Lo fanno mettendo in pratica quei “piccoli” ed insieme “grandi gesti” che - se messi tutti assieme - avrebbero il potere di cambiare il mondo. Ci provano da dietro al banco, sensibilizzando i propri clienti e consumatori, con l’utilizzo dello “scartosso” 5.0, ovvero un nuovo involucro a km zero, ideato e prodotto per avvolgere e portare a casa cibi freschi come affettati, frutta, verdura, snack o spezie che porta un nome simbolo del nuovo packaging: Apepak.

Ideato da Massimo Massarotto e Molly Knickerbocker e prodotto dalla Società Cooperativa Sociale L’incontro Industria 4.0 di Vedelago, Apepak sta già spopolando sui social visto anche che è realizzato con cotone biologico GOTS, cera d’api bio degli apicoltori CONAPI Mielizia, olio di jojoba bio e resina di pino naturale. I fogli e le bags di Apepak sono lavabili con acqua fredda o del sapone naturale e riutilizzabili fino a 1000 volte, confezionati in una busta di carta totalmente biodegradabile, fanno risparmiare almeno 1 metro quadrato di plastica al giorno a famiglia, avvolgono e proteggono perfettamente i cibi sia cotti che crudi compresi pane, formaggio, merende. Oltre a portare una ventata di ecologia in cucina, Apepak contribuisce all’inclusione sociale perché è realizzato dalla Cooperativa Sociale L’Incontro Industria 4.0 che ha come obiettivo l’inserimento nel mondo del lavoro di persone diversamente abili dimostrando di voler coniugare pienamente la sostenibilità con l’inclusione sociale. Lo slogan della confezione parla chiaro e lancia un messaggio esplicito: “Apepak ha senso in tutti i sensi”.

“Come gruppo Fida-Confcommercio - spiega Riccardo Zanchetta - ci siamo subito convinti della validità tecnica del prodotto e ci rendiamo conto ogni giorno di più, soprattutto in questo periodo di ripresa post-Covid, che la sostenibilità deve entrare a far parte dei nostri valori quotidiani. Non può restare uno slogan ma deve diventare un gesto fisico. Noi abbiamo scelto di acquistare ApePak come Gruppo, di dare inizio alla distribuzione e di fare in modo che i nostri punti vendita possano veicolare questo messaggio ogni giorno, da dietro il bando del fresco. Meno involucri di plastica e più sostenibilità, per una convenienza che diventa valore aggiunto per tutti. Imprese, consumatori, società. Solo così, unendo qualità, freschezza, passione, possiamo fare la differenza. Mentre la Grande Distribuzione organizzata studia i packaging in plastica per le monoporzioni, noi proponiamo lo “scartosso” biologico riutilizzabile. La quantità di rifiuti prodotti dagli imballaggi in plastica e dal cellophane è un problema che riguarda tutti, non solo la nostra categoria. Noi stiamo cercando di sensibilizzare i consumatori, che peraltro dimostrano grande attenzione al tema”.

"Ci teniamo a ringraziare Unascom - Confcommercio per averci dato l'opportunità di prendere parte come speaker a questa conferenza permettendoci di entrare in contatto diretto con il Gruppo Fida – Confcommercio. Apepak è una realtà costantemente impegnata nella tutela del Pianeta e nella sostenibilità sia ambientale che sociale. Tutti i nostri prodotti sono al 100% naturali e sono realizzati con cotone Gots e cera d'api biologica italiana degli apicoltori CONAPI-MIELIZIA che contribuisce alla salvaguardia di oltre 5 miliardi di api. Apepak e Conapi e Mielizia sono uniti in questo progetto da obiettivi comuni e valori condivisi quali la difesa delle api, dell’ambiente, della biodiversità e la sensibilizzazione dei consumatori." Queste le parole con cui Attilio Biancardi, coordinatore del progetto- intervenuto alla conferenza in rappresentanza di Apepak - ha commentato l'impegno profuso dall'azienda sul piano della sostenibilità. "Apepak - continua Biancardi - è stata la prima azienda italiana e tra le prime al mondo ad aver ideato un packaging sostenibile che possa sostituire la plastica e il cellophane in cucina. La nostra produzione è localizzata in Italia e ci avvaliamo del prezioso contributo della Cooperativa Sociale L'Incontro Industria 4.0. Dare lavoro alle persone diversamente abili e aiutare a valorizzare i loro talenti e la loro creatività è per noi un grande motivo di fierezza. Gli obiettivi di zero waste e plastic free in cucina che ci poniamo sono raggiungibili attraverso un'opera di sensibilizzazione ed educazione dei consumatori che affonda le proprie radici nella famiglia e in un necessario cambio di abitudini in tal senso. Quali primi ambasciatori della mission di Apepak ci teniamo a diffondere costantemente l'importanza di uno stile di vita sostenibile e rispettoso per l'ambiente e siamo lieti di poter dar voce alla nostra filosofia davanti a una platea di professionisti del settore alimentare".

Alla prima di “Apepak” hanno partecipato i vertici di Unascom, alcuni presidenti di categoria, e i responsabili produttivi di questo progetto a “filiera corta”: Matteo Massarotto, legale rappresentante, Elisa Barbirato, responsabile amministrativa e Nicola Pozzebon, responsabile di produzione di Apepak.

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