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Bonus bici, in Veneto già venduti oltre 40mila mezzi

A Treviso, secondo il rapporto redatto da Cna Veneto, la bici veniva utilizzata nel caso di spostamenti urbani dal 28-30% dei residenti. «Per i produttori serve il rimborso immediato»

Il bonus biciclette si sta dimostrando uno strumento molto gradito anche ai cittadini dei capoluoghi veneti che stanno accorrendo all'acquisto di bici ed altri dispositivi di mobilità elettrica.

Dal 4 maggio ad oggi si stima siano state vendute in tutta Italia dalle 500 alle 600mila biciclette e i fondi stanziati dal Governo sono stati ben presto esauriti. Di qui il nuovo stanziamento da 70 milioni annunciato dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa qualche giorno fa. Il Veneto, secondo il rapporto sull'economia della bicicletta condotto da Legambiente nel 2018, rappresentava la terza regione per utilizzo della due ruote dopo l'Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige. Per il tragitto casa-lavoro a farne uso era il 7% dei cittadini e il 7,3% degli studenti. A Treviso, sempre secondo il rapporto, la bici veniva utilizzata nel caso di spostamenti urbani dal 28-30% dei residenti.

Non stupisce quindi il dato che emerge dall'Osservatorio della Cna del Veneto per cui si stima che nella sola regione in poco più di un mese, dal 4 maggio ad oggi, siano state acquistate già oltre 40mila biciclette, circa il 10% del totale nazionale. L'artigianato nella filiera della bicicletta gioca un ruolo di primo piano. In tutta Italia la riparazione concentra circa il 78,5% delle imprese, circa il 16,6% la fabbricazione e il montaggio di biciclette, il 4,5% la fabbricazione di parti ed accessori, mentre il noleggio rappresenta lo 0,4% delle attività artigiane del settore. Nella filiera 2 imprese su 3 sono artigiane. «La misura ha già dimostrato di rappresentare un'opportunità importante – dichiara il responsabile veneto, Fabio Fiorot – tuttavia esistono degli aspetti del decreto che potrebbero fare da tappo alla misura. Servono forme di rimborso immediato per i produttori e i commercianti di biciclette che oggi sono chiamati ad anticipare il 60% del prezzo dei mezzi con gravi ammanchi di liquidità e di fatturato che devono essere reintregrati immediatamente e non attraverso forme differite come i crediti di imposta. Per questo ci auguriamo che con i decreti attuativi al Dl Rilancio possano essere offerte soluzioni nuove e più adeguate alla reale applicazione della misura».

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