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Green Via Alzaia sul Sile

Ca' delle Alzaie: da Cazzaro un'area fitness all'aperto di 1.100 mq

Mentre il Bosco verticale trevigiano fiorisce per la prima volta, spazio anche per l’arte con un murales a tema green realizzato da tre giovani e promettenti creativi

Il bosco verticale trevigiano fiorisce per la prima volta offrendo uno spettacolo naturalistico unico nel suo genere. È con l’arrivo della bella stagione, infatti, che il complesso di Ca’ delle Alzaie esprime appieno le sue potenzialità: un tripudio di colori e profumi che ben si prestano a incarnare l’essenza di un disegno tanto ambizioso quanto suggestivo, diventato in poco tempo luogo di interesse e motivo di orgoglio per tutta la Marca. Proprio in questi giorni, mentre il tocco magico della primavera impreziosisce i suoi balconi e le sue facciate, la ditta costruttrice annuncia un’importante novità che lo riguarda e che è già sotto gli occhi di tutti, ma che soltanto adesso si è scelto di rendere nota. 

Riqualificare il territorio offrendo al contempo un servizio utile alla comunità. Questo è il principio che ha ispirato la scelta di Cazzaro Costruzioni di investire oltre 80mila euro nel recupero di 1100mq di suolo per regalare alla città di Treviso un’isola fitness pubblica a completa disposizione di cittadini e turisti. L’iniziativa, che è stata appena ufficializzata, si sposa concettualmente e geograficamente con quella di Ca’ delle Alzaie, appunto, cui funge da corollario e ideale completamento. Un cerchio che si chiude dunque, dopo l’inaugurazione avvenuta a novembre 2021 del complesso residenziale firmato dallo studio Stefano Boeri Architetti e sviluppato dall’impresa di Trebaseleghe, oggi più che mai impegnata nella lotta contro il degrado urbano nell’intento di restituire dignità, decoro e prestigio al territorio.

La filosofia che sta alla base di questa ulteriore opera di riconversione, infatti, è la stessa che ispira tutti gli interventi targati Cazzaro Costruzioni e che aveva animato fin dalle prime battute l’ideazione e il successivo innalzamento dei tre edifici di Ca’ delle Alzaie: riportare a nuova vita luoghi altrimenti abbandonati a sé stessi. In questo caso l’operazione è consistita nel dare risalto a una zona, quella della Restera, cara a tutti i trevigiani che quotidianamente la percorrono e la eleggono quale oasi di svago privilegiata per il loro tempo libero. Ora chiunque si troverà a passare per questo tratto della città potrà contare su uno spazio di allenamento libero e gratuito, concepito appositamente per consentire all’utenza che vorrà approfittarne di praticare gli sport più disparati, dal running, al ciclismo, dal nordic walking ai più classici esercizi di mobilità e potenziamento. Il tutto all’ombra del Sile. Una vera e propria palestra a cielo aperto, con un norwell cross, due norwell bar, un norwell sit up, un norwell leg, un norwell back, un norwell pull up, una fontanella per dissetarsi e un nuovo collegamento ciclopedonale di 750mq che unirà, e di fatto già unisce, Viale IV Novembre alla Restera stessa.

Non solo: per arricchire ancora di più quest’area, si è deciso di giocare un altro asso nella manica trasformando il muro che la divide da Ca’ delle Alzaie – due metri di altezza per 170 metri di lunghezza - in una monumentale opera d’arte metropolitana. Tre gli artisti coinvolti, chiamati a rappresentare sotto forma di murales la loro idea di sostenibilità: il rodigino Zentequerente (al secolo Luca Vallese), che ha ritratto Friedenreich Hundertwasser - pioniere della bioarchitettura - il padovano Alessio B., che ha raffigurato il volto dell’icona green Greta Thumberg, e Alex Ermini, bolognese di nascita ma padovano d’adozione, che si è concentrato su tematiche legate ai paesaggi fluviali. Il risultato finale del loro lavoro, veicolato attraverso un messaggio visivo semplice ed immediato, è un coloratissimo inno al rispetto per l’ambiente, eseguito con speciali vernici Airlight antinquinamento, che producono ossigeno riducendo le emissioni di Co2.

«Il nostro – conclude Mauro Cazzaro, titolare della Cazzaro Costruzioni Srl- non è un intervento scontato, ma è frutto di una scelta oculata e della ferma volontà di omaggiare la città di Treviso interagendo attivamente con il tessuto urbano. Dove ora sorge la nostra area verde in origine c’erano dei fabbricati dismessi alti dieci metri e lo stesso muro che fronteggiava i capannoni era alto quattro metri. Lo abbiamo abbassato di due metri e lo abbiamo arretrato, acquistando una porzione di suolo e allargando appositamente un segmento di Restera proprio per innestarvi l’isola fitness. Prima il percorso pedonale era largo 3 metri e ora nel suo punto massimo ne misura 8,7. Con il Murales abbiamo voluto dare un’impronta inedita e personale, trasformando quella superficie in un motivo architettonico, in qualcosa che fosse non soltanto bello da vedere, ma anche e soprattutto impattante dal punto di vista del significato, richiamando il tema dell’ambiente a partire dai materiali utilizzati. Gli artisti selezionati, infatti, hanno usato speciali vernici eco-friendly e non inquinanti, in modo da lanciare un forte messaggio e un invito al cambiamento che fosse efficace fin dall’inchiostro con cui si è scelto di scriverlo».

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