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"Cultùra Animi": presentato a Castelfranco il catalogo della mostra su riciclo e sostenibilità

Il progetto si è tradotto nell’installazione di chiocciole e rane giganti negli spazi dell’Istituto Agrario Sartor di Salvarosa

Era presente anche all’assessore regionale al turismo e all’agricoltura, Federico Caner, mercoledì mattina all’evento conclusivo del progetto Cultùra Animi ospitato in questi mesi negli spazi del rinnovato ISISS Domenico Sartor. Nato dal movimento Cracking Art, famoso per realizzare opere in plastica rigenerata, in particolare installazioni fuori scala che raffigurano animali, e occupano uno spazio dedicato all’arte ma anche alla vita quotidiana, il progetto, si è tradotto nell’installazione di chiocciole e rane giganti negli spazi dell’Istituto Agrario di Salvarosa in un itinerario che comprendeva:

- RIGENERAMENTO, dove chiocciole colorate sono posizionate negli spazi esterni della scuola come a voler mettere in evidenza lo spazio in cui, ogni giorno, insegnamento e cambiamento plasmano i ragazzi;

- FIOR DI RANA, tante rane appese in alto sulle serre e che fungono da annaffiatoi giganti per la vegetazione che sta sotto;

- IN PIANTA STABILE, un’installazione permanente di alcune chiocciole che lentamente fingono di arrampicarsi in un vaso al cui interno si trova un albero da frutto simbolo di un seme piantato che germoglia e da frutto, la simbologia di quello che vuole essere questa mostra per la cultura dei giovani che frequentano la scuola (vedi foto).

A completare il progetto nel corso di questi mesi è stata proposta una serie di eventi culturali di approfondimento sui temi del riciclo e della biodiversità e iniziative promozionali con degustazioni e intrattenimento. Le opere esposte sono state raccolte in un catalogo – da oggi in distribuzione – patrocinato dalla Provincia di Treviso e dai Comuni di Castelfranco Veneto e di Montebelluna dove l’Istituto ha sede.

Spiega la dirigente dell’Istituito agrario Sartor, Antonella Alban: “E’ un’iniziativa alla quale hanno partecipato in molti, castellani e non, studenti, bambini delle scuole dell’infanzia, famiglie e cooperative per ragazzi diversamente abili. La mostra nasce da un bellissimo progetto di sensibilizzazione verso il cambiamento per la creazione di una cittadinanza attiva, consapevole e rispettosa dell’ambiente e dell’ecologia che ha portato tutti a riflettere sui temi della sostenibilità”.

L’istituto agrario ha inoltre deciso di partecipare al progetto “Arte Rigenera Arte”, proposto sempre da Cracking Art, che si fonda sulla convinzione che l’arte contemporanea deve essere veicolo per interventi concreti che mirano al sostegno del sapere oltre che alla realizzazione di nuovi spazi e progetti per diffondere la cultura. Da questo è nato un crowfunding per la raccolta fondi – attraverso l’acquisto di una rondine in plastica rigenerata realizzata dagli artisti del movimento Cracking Art - per la realizzazione di una bio-cantina negli spazi scolastici con materiali biologici destinata alla conservazione e stagionatura dei prodotti coltivati e trasformati dagli alunni.

Commenta l’assessore regionale Federico Caner: “Quando si parla di turismo si parla di cultura, pensiamo ai nuovi siti Unesco, di natura, di produzioni enograstronomiche. Turismo è artigianato, commercio, trasporti. Non solo. Il connubio tra turismo, cultura e agricoltura è sempre più stretto e su questo stiamo lavorando secondo quella visione che anche la preside Alban sta portando avanti, cioè quella della sinergia con i temi della sostenibilità e dell’economia circolare.Sostenibilità che va intesa anche in accezione ambientale, sociale ed economica, fondamentale per dare futuro alle nuove generazioni ed in particolare a chi si sta formando nell’ambito agricolo come gli studenti che frequentano l’Istituto agrario”.

Aggiunge il presidente della Provincia, Stefano Marcon: “Quella l’Istituto agrario Sartor è una gran bella iniziativa sulla sostenibilità, tema rispetto alla quale la Provincia ha sempre posto attenzione: penso per esempio alle iniziative che favoriscono la ristrutturazione e le nuove costruzioni ecosostenbili. Ricordo che la Provincia ha intercettato 100milioni euro per la messa in ripristino degli edifici scolastici così come – attraverso le iniziative portate avanti – stiamo rientrando lentamente entro i parametri della qualità dell’aria. Eppure, a livello empatico, passano di più operazioni e messaggi come quelli promossi dall’Istituto Agrario perché viene utilizzata un’arte innovativa, alternativa e coraggiosa attraverso un progetto che merita di essere mutuato perché non resta chiuso nell’Istituto ma si diffonde e diventa fruibile ad una platea crescente di persone”.

Commenta l’assessore all’Istruzione di Castelfranco Veneto, Franco Pivotti: “La mostra Cultùra Animi è riuscita a realizzare un percorso espositivo ispirato al ruolo dell’educazione e di un futuro sostenibile, dove “cultùra” riprende la sua etimologia latina ovvero “coltivare” e quale luogo è più indicato del nostro Istituto Agrario che ogni giorno “coltiva” i nostri ragazzi?”.

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