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Trecento agricoltori a Quinto di Treviso per la prima edizione di Orticoltura in Campo

Successo di pubblico per la giornata dimostrativa, organizzata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, che ha portato sul campo le innovazioni tecnologiche per la coltivazione sostenibile degli ortaggi. Il presidente Brunetta: «Puntiamo ad appuntamento biennale per valorizzare prodotti tipici della Marca Trevigiana»

QUINTO DI TREVISO Più meccanica e meno chimica per incentivare la sostenibilità e valorizzare la qualità delle produzioni orticole, in particolare quelle di punta della provincia di Treviso, ovvero il radicchio e l’asparago. Non è un caso che la prima edizione di “Orticoltura – Tecnica in campo”, organizzata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, si sia svolta a S. Cristina di Quinto di Treviso, territorio del Parco del Sile dove crescono il Radicchio Rosso di Treviso IGP e l’Asparago di Badoere IGP: nella giornata di domenica, nonostante le condizioni metereologiche non favorevoli, circa 300 agricoltori hanno preso parte all’iniziativa, che ha portato sui terreni dell’azienda agricola Michielan Paolo e Antonio le migliori innovazioni tecnologiche applicabili alla coltivazione delle eccellenze dell’orticoltura trevigiana, per curarne in particolare le operazioni di preparazione del suolo, trapianto, sarchiatura e difesa delle colture.

Tra le novità che hanno destato maggiore interesse, "Remoweed", la sarchiatrice automatica interfilare e interpianta prodotta da Ferrari Costruzioni Meccaniche e commercializzata in esclusiva dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, che consente di eliminare le erbe infestanti con estrema precisione, non soltanto tra le file ma anche tra le piantine, e di sarchiare la totalità del terreno con passate singole, evitando di dover ripassare più volte nella stessa area per completare la lavorazione. La macchina è dotata di barre ottiche a infrarossi che identificano, durante l’avanzamento, la presenza o meno delle piante messe a coltivazione, operando a profondità regolabile ed estirpando erbe infestanti fino ad un centimetro di distanza dalla piantina coltivata. Grazie alla precisione delle sue azioni, Remoweed consente all’utilizzatore non solo di ridurre drasticamente l’impiego di manodopera, ma anche di limitare in maniera consistente l’uso di prodotti chimici.

Tra le altre novità, "Rotosark", prodotta da Oliver Agro e commercializzata in esclusiva dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, che integra l’azione di tre macchine: sarchiante, diserbatrice meccanica di precisione ed arieggiatrice. Oppure la Airwings di Caffini, macchina che distribuisce i fitofarmaci con estrema precisione, agendo esclusivamente sulla superficie della foglia della pianta, senza disperdere prodotto chimico nell’aria o sul terreno. Completa il parco macchine esposto dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, la Società Forigo Roteritalia, che produce una vasta gamma di macchine agricole specializzate per le colture orticole, adatte alla preparazione del terreno prima della semina, alla triturazione dell'erba o dei residui colturali.

«Buona la prima per questa iniziativa ideata per i nostri agricoltori – commenta il presidente del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, Fulvio Brunetta – l’obiettivo è fare di “Orticoltura in campo” un appuntamento biennale dedicato all’innovazione in un campo che rappresenta la grande tradizione dell’agricoltura trevigiana. Spesso si indentifica la nostra provincia con il Prosecco, ma storicamente sono stati prodotti come il radicchio e l’asparago ad essere i primi associati al nome di Treviso. Per questo è importante valorizzare queste produzioni, attraverso l’impiego di tecnologia che incentiva la sostenibilità, portando nuovi strumenti alle nostre aziende che oggi, vista la crisi persistente dei seminativi, si stanno spingendo sempre di più verso le colture specializzate».

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