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Piave Servizi avvia il progetto "Bevi acqua del rubinetto" per sensibilizzare gli studenti

Utilizzando le borracce al posto delle bottigliette "usa e getta" si possono risparmiare 27mila bottiglie di plastica al giorno e molti viaggi in camion

CODOGNE' Promuovere il consumo di acqua del rubinetto per l’alimentazione quotidiana è uno dei principali obiettivi di Piave Servizi Srl, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 39 Comuni delle province di Treviso e Venezia. Per raggiungere lo scopo, il consiglio d’amministrazione presieduto da Alessandro Bonet, che ha fortemente voluto l’iniziativa, ha deciso come primo passo di regalare a bambini e ragazzi uno strumento utile come la borraccia. Ventisettemila sono gli esemplari che da martedì sono in distribuzione nelle scuole elementari e medie, statali e paritarie, attive nei Comuni soci.

Le borracce, di colore bianco e azzurro, riportano il nome del progetto (“Bevi acqua del rubinetto”), hanno uno spazio nel quale scrivere il nome del proprietario e ricordano il mondo dei “social” grazie alla presenza di emoticon con la forma di una goccia, che insieme alle onde forma il simbolo di Piave Servizi. Le borracce hanno una capacità di 650 millilitri e sono realizzate in polietilene ad alta densità (Hdpe) vergine al 100%, riciclabile, compatibile con l’alimentazione umana e conforme alle normative della Comunità europea in materia. Ogni pezzo è accompagnato da un messaggio del presidente Bonet che invita a bere acqua del rubinetto e augura buone feste. È lo stesso Bonet a spiegare i due motivi che stanno alla base di questa inedita iniziativa: “Il primo è promuovere l’utilizzo dell’acqua pubblica, buona quanto le minerali se non di più e appartenente a tutti noi. Questo tipo di promozione era uno degli obiettivi che il consiglio d’amministrazione che presiedo si pose fin dal momento del suo insediamento. Il secondo motivo – prosegue Bonet – è la compatibilità ambientale. Utilizzando le borracce al posto delle bottigliette “usa e getta” si possono risparmiare 27.000 bottiglie di plastica al giorno e un sacco di viaggi di camion. La valorizzazione dell’acqua di fonte è il primo step del nostro progetto; i successivi si concretizzeranno nella sensibilizzazione rispetto all’utilizzo dell’acqua, nella valorizzazione della nostra acqua come prodotto di qualità e in una fase successiva in un’attenzione particolare ai processi di depurazione. Abbiamo scelto di partire rivolgendoci alle nuove generazioni per aiutare a creare cittadini di oggi e di domani attenti non solo a ciò che mangiano ma anche a ciò che bevono” chiosa Bonet, che ha illustrato il progetto ai rappresentanti dei Comuni soci martedì nella sede di Codognè.

L’investimento di Piave Servizi per l’acquisto e la distribuzione delle borracce è stato di 15mila euro. Piave Servizi esegue ogni anno 1.200 analisi di controllo della qualità delle proprie acque, sia alle fonti sia in rete secondo un programma di controllo predefinito e concordato con le Asl locali, oltre ad altre analisi eseguite all’occorrenza. Le Asl ne eseguono a loro volta altri 300. In pratica, l’acqua di Piave Servizi viene controllata almeno quattro volte al giorno.

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