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Rivoluzione green in centro città: ecco i monopattini elettrici a noleggio

L'assessore comunale De Checchi: «Il lancio del servizio è un test per il Comune per valutare in futuro se realizzare un bando per regolarizzare al meglio questa nuova proposta di mobilità per la città»

Un mezzo di trasporto divertente, comodo e completamente green per una nuova “mobilità lenta”. Questo è Wawe Mobility, il progetto “made in Treviso” di monopattino a noleggio e al 100% elettrico per aiutare l’ambiente e ridurre il traffico intenso e l’inquinamento acustico della città grazie ad un mezzo totalmente ecologico. Ideato e organizzato dalla trevigiana Arizona Srl, l’innovativo servizio di e-scooter in modalità “sharing” è approdato da lunedì mattina per la prima volta nel capoluogo, puntando nei prossimi mesi a raggiungere anche altre città come Castelfranco Veneto, Conegliano, Caorle, Jesolo, Bibione, Padova e Vicenza.

«Siamo due giovani imprenditori che hanno deciso di intraprendere un’attività che dia la possibilità di usare dei mezzi innovativi e green per facilitare gli spostamenti in città ormai oberate dal traffico, oppure per divertirsi in compagnia senza dover pensare ai parcheggi per l’auto, ma soprattutto per aiutare l’ambiente e ravvivare il centro storico - dichiara il 31enne Marco Barroccu che, insieme al socio Mauro Mazzariol, da tempo ha progettato questo servizio per la città – Al momento siamo ancora in una fase di test, per capire quale sia la risposta di turisti e cittadini, tanto che abbiamo dislocato per il centro storico “solo” 25 monopattini, ma se tutto andrà per il meglio siamo pronti ad implementare la flotta fino a raggiungere quota 52 nelle prossime settimane, per un investimento complessivo di circa 70mila euro».

Continua così, quindi, la svolta green della città per ridurre l’impatto sull’ambiente dei piccoli spostamenti urbani e offrire ai cittadini un’opportunità in più per raggiungere comodamente i luoghi di maggior interesse del centro. Per noleggiare un monopattino di marca Segway (che potrà circolare ad una velocità massima di 20 km/h con una autonomia di circa 4 ore) all’utente basterà scaricare l’applicazione gratuita di Wawe sul proprio smartphone, sia per sistemi Android che iOS. Accedendo all’app, dopo una breve profilazione, si potrà individuare e sbloccare i mezzi tramite codice QR, informarsi sulle aree e sui percorsi consentiti attraverso la mappa interattiva, controllare lo stato di carica della batteria, leggere le regole di utilizzo del mezzo e conoscere i costi del servizio pagabile tramite carta di credito (1 euro per lo sblocco e poi 20 cent al minuto per singolo utente, 29 euro invece l’abbonamento mensile con corse illimitate, mentre per il futuro si sta pensando anche alla vendita di carte prepagate).

Gli e-scooter, attivi 24 ore al giorno, ad oggi potranno essere trovati nei principali parcheggi cittadini (Miani Park, Dal Negro, ex Foro Boario ed ex Pattinodromo, zona Università, stazione ferroviaria, stazione delle corriere e piazze principali della città ad esclusione di Piazza Duomo e Piazza dei Signori) e potranno essere utilizzati fino a raggiungere, come limite massimo di percorribilità, le zone di Treviso 2-Appiani, Fiera, il teatro de Gli Alcuni e Via del Mozzato. Inoltre, per prevenire i furti o gli atti vandalici che spesso riguardano i mezzi a noleggio, il servizio verrà totalmente monitorato con sensori GPS installati nei monopattini che consentono di geolocalizzarli in tempo reale così da poter anche intervenire qualora la posizione dei mezzi creasse pericolo o intralcio alla circolazione. Considerando però che in Italia il casco è obbligatorio dai 14 ai 18 anni, il servizio è stato pensato al momento solo per i maggiorenni.

«Quello di Wawe Mobility è un servizio totalmente privato – afferma l’assessore comunale Andrea De Checchi – Il lancio del servizio sarà quindi un test sia per loro che per il Comune per valutare in futuro se realizzare un bando per regolarizzare al meglio questa nuova proposta di mobilità per la città. Al momento, infatti, non sono previste aree di sosta prefissate o isole attrezzate come già avviene per il bike-sharing, ma per il futuro vedremo. L’importante è che i monopattini non diventino un problema di decoro e di stabile occupazione di suolo pubblico. Abbiamo per questo parlato con i titolari di Arizona Srl e abbiamo spiegato loro che non vogliamo vedere i mezzi abbandonati ovunque sui marciapiedi o nelle piazze».

«Siamo a conoscenza del fatto che, per alcuni, i monopattini in strada sono un problema di circolazione, di intralcio alla mobilità e di decoro, ma noi siamo comunque sicuri della bontà del progetto e a Treviso si sentiva proprio la mancanza di un servizio di questo tipo – continuano dall’azienda promotrice – Non avremo una sede fissa, ma saremo sempre contattabili dai rider in ogni momento. Questa sarà la nostra peculiarità, la caratteristica che ci differenzierà dalle altre aziende competitor sul suolo nazionale, ossia il pronto intervento in caso di necessità da parte degli utenti. Per di più, passeremo circa tre volte al giorno in città per recuperare e ricaricare i vari mezzi, così che non ci sia alcun problema di decoro». «Inoltre – conclude Barroccu - siamo particolarmente attenti alla manutenzione dei monopattini messi a disposizione, garantendo verifiche quotidiane per la sicurezza di tutti, oltre che precisi anche in merito alla sanificazione di ogni monopattino per garantire tranquillità a coloro che vogliono provare questa esperienza».

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