Piano Antenne: «A Vedelago 6 nuovi siti in area pubblica, 1 in area privata»
Votato all'unanimità dal Consiglio comunale con due emendamenti. Il vicesindaco Marco Perin: «Condivisione e controllo saranno le due parole chiavi del progetto»
A poco più di un anno da quando la giunta comunale aveva fornito i propri indirizzi in materia di impianti di telefonia mobile e monitoraggio dei campi elettromagnetici, il Piano Antenne diventa una realtà anche a Vedelago.
Il nuovo regolamento
Nel Comune attualmente operano sei concessionari di frequenza di telefonia mobile e risultano installate 12 stazioni radio base per telefonia mobile, di cui 6 in area pubblica e 6 in area privata, e 1 stazione radio base in costruzione in area privata. L'iter per arrivare all’adozione del Piano Antenne ha visto anche il coinvolgimento di enti esterni attraverso la sottoscrizione - tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 - di due atti: una convenzione con il Consiglio di Bacino Priula ed un contratto con il Consiglio di Bacino Priula e la società pubblica Contarina per la redazione dei piani di telefonia mobile e monitoraggio dei campi elettromagnetici. Il nuovo piano, che comprende 23 elaborati grafici e 3 elaborati descrittivi e sostituisce il più generico “Regolamento comunale per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile” approvato nel lontano 2002, individua 6 nuovi siti in area pubblica e 1 sito in area privata, previa la sottoscrizione di un atto d’obbligo unilaterale che impegna il privato a versare al Comune il 50% del canone annuo di locazione. Prima dell’approdo in Consiglio comunale, due settimane fa, il piano era stato visionato dalla Commissione ambiente, ecologia e urbanistica che aveva dato il proprio contributo analizzando la proposta. L'amministrazione comunale ha condiviso l’elaborato anche con il Comitato ambiente di Vedelago costituito tra i cittadini per renderlo partecipe e spiegare le intenzioni e le limitazioni normative. Ora, con l’adozione del Piano antenne avvenuta in Consiglio comunale, approvato all’unanimità aggiungendo due emendamenti (uno del consigliere di minoranza Bordignon Oscar ed uno del capogruppo di maggioranza Michele Bordignon) verranno difesi i siti sensibili. Dopo la pubblicazione del documento, scatteranno i 30 giorni per la presentazione delle osservazioni. Trascorso questo periodo, il Piano proseguirà l’iter amministrativo per la definitiva approvazione in Consiglio comunale.
Il commento del vicesindaco
Il vicesindaco, Marco Perin, commenta la notizia con queste parole: «Era da tempo che il Comune necessitava di uno strumento che regolamentasse e disciplinasse in maniera puntuale l’installazione e la dislocazione degli impianti di telefonia mobile nel territorio così da limitare l'impatto elettromagnetico. Ci siamo presi questo impegno e con il coinvolgimento di tutti lo abbiamo portato a termine. La logica di fondo per questo Piano è stata condivisione e controllo, per questo l’amministrazione ha voluto da un lato coinvolgere la Commissione Ambiente e il Comitato locale e dall’altro ha prediletto le nuove installazioni su aree pubbliche così da rendere possibile un miglior monitoraggio e controllo degli impianti. La materia è piuttosto complessa e in continua evoluzione, già quello che abbiamo fatto solo un anno fa, mi riferisco alle varie ordinanze di limitazione, è stato reso obsoleto e superato da nuove indicazioni normative e sentenze del Consiglio di Stato. Questo non è un tema che si chiude con il Piano delle antenne, ma piuttosto, una questione che quotidianamente deve essere all’attenzione dell'amministrazione perché la miglior cosa che può fare un amministratore è coordinare le azioni anche quando scomode e difficili. Abbiamo sollevato mille domande durante tutto l’iter cercando di avere sotto controllo la salute di tutti che è oggi una priorità. Grazie alla sensibilità anche dei nostri cittadini, sono diverse le azioni che stiamo mettendo in campo in ambito ambientale: abbiamo condiviso una posizione unanime in sede di Consiglio per dire no all’ampliamento di una cava redigendo un documento complesso ma completo; abbiamo avviato una campagna di monitoraggio sul tema odori e mille sono le segnalazioni che cerchiamo di gestire. Ci sono ancora molte persone che non si prendono cura dell’ambiente e non hanno capito che il riflesso delle azioni di oggi saranno subite dai nostri figli. Il futuro lo abbiamo in mano noi nel presente e serve la responsabilità di tutti. Pertanto basta con i fuochi in campagna, basta rifiuti in giro nel nostro territorio. Chi ha esigenze le esponga così si possono trovare soluzioni».