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Macchinario per il riciclo di pannolini di Contarina: la palla passa alla UE

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera: "Sarà possibile finalmente stabilire in modo chiaro quando un materiale smette di essere rifiuto e diventa sotto prodotto, sarà inviato a Bruxelles per le valutazioni preliminari"

SPRESIANO "Entro l’anno il decreto sull’end of waste, che dovrebbe finalmente stabilire in modo chiaro quando un materiale smette di essere rifiuto e diventa sotto prodotto, sarà inviato a Bruxelles per le valutazioni preliminari. Lo ha assicurato, su mia sollecitazione, il ministro Galletti in audizione alle Commissioni riunite Ambiente, Territorio e LL.PP. e Attività Produttive della Camera sul documento in consultazione pubblica ‘Verso un modello di economia circolare per l’Italia’ " ha dichiarato oggi Ermete Realacci, Presidente dell' VIII^ Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati.

"Una buona notizia per la filiera del corretto trattamento dei rifiuti e del recupero dei materiali. Questo decreto permetterà, ad esempio, di rendere a tutti gli effetti operativo l’innovativo impianto di Fater e Contarina a Lovadina di Spresiano per il riciclo dei prodotti assorbenti, rifiuti usa e getta per eccellenza e che fino a pochi anni fa si consideravano impossibili da riciclare. Uno stabilimento all’avanguardia, in una zona che vanta un livello di raccolta differenziata tra i più alti in Italia: ben l‘85%. Inaugurato da poco questo stabilimento potrebbe smaltire sino a 10mila tonnellate l’anno di pannolini usati, ricavando da una tonnellata di prodotti assorbenti 300 kg di materia cui dare una seconda vita (tra cellulosa, plastiche e polimero) e risparmiando di circa 400 kg di emissioni di Co2 ogni mille kg trattati. A tutt’oggi però manca l’autorizzazione necessaria in quanto il materiale prodotto dal recupero viene ancora classificato come “rifiuto” e quindi non commercializzabile.

La corretta gestione dei rifiuti è un settore strategico non solo per la tutela dell'ambiente, ma anche per ripensare in chiave green e circolare la nostra economia. L’Italia è già in prima fila nel riciclo industriale: recuperiamo 47 mln di tonnellate di rifiuti, il valore più alto d’Europa, risparmiando 17 mln di TEP. Una filiera produttiva innovativa, un pezzo importante dell'economia del futuro e sul quale bisogna investire, anche politicamente, con più ‘visione’ e convinzione."

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