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Asolo città dell'olio: piantatati tre olivi nel parco della scuola primaria

Gli alberi d'olivo sono stati donati dal dottor Alberton, scopritore della tipologia autoctona “Asolana”. La cerimonia di piantumazione si è svolta mercoledì mattina, 27 marzo

Mercoledì mattina nel parco delle scuole elementari di Asolo sono stati piantati tre olivi tipologia “Asolana”. Gli alberi d'olivo sono stati donati dal dottor Alberton, scopritore della tipologia autoctona che prende il nome dal borgo trevigiano. 

«Da anni seguo questo tipo di ricerche -  ha spiegato Alberton che all'olivicoltura sta dedicando la sua vita - anche con l'università di Padova e di Udine, con le quali ho collaborato. Diciamo che queste piantine mi hanno subito colpito perché erano diverse da altre. Le ho trovate nella zona di Asolo ma anche Maser e San Zenone, poi le ho fatte analizzare. Il dna di queste piante le fa risalire a circa 2400 anni, quindi molto prima dell'arrivo dei romani nell'asolano. Da qui abbiamo dedotto che si tratta di piante di olivo autoctono». Sia i popoli orientali che quelli europei hanno sempre considerato questa pianta un simbolo di pace. I greci antichi consideravano l’olivo una pianta sacra e la usavano per fare delle corone con cui cingevano gli atleti vincitori delle olimpiadi. Per i Romani era simbolo insigne per uomini illustri; per gli Ebrei l’olivo era simbolo della giustizia e della sapienza; mentre nella religione cristiana la pianta d’olivo ricopre molte simbologie, dalla rigenerazione dopo la distruzione, alla pace per la riconciliazione degli uomini con Dio.

«Il progresso e la fretta con cui viviamo le nostre giornate ci portano a gettare uno sguardo molto superficiale alle piante che popolano le nostre colline, al massimo considerandole soltanto da un punto di vista puramente estetico o funzionale. I nostri antenati tenevano invece in grande considerazione il significato simbolico e le proprietà delle piante, assimilandole a divinità oppure attribuendo loro contenuti magici e simbolici che trascendevano la materia di cui esse erano costituite o la loro funzione pratica od estetica» ha commentato il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini. Questo il messaggio che si è voluto dare a questa breve, ma particolarmente partecipata cerimonia, che il Comune si augura di poter ripetere annualmente in prossimità della manifestazione “Asolo Fiorita”.

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