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Savno, un robot per la raccolta differenziata. Zaia: «Avanguardia nazionale»

Sabato 12 giugno la presentazione di "Uolli", nuovo mezzo robotizzato creato durante la pandemia per raccogliere i rifiuti in modo sicuro e rispettoso dell'ambiente

Si chiama "Uolli" ed è un mezzo robotizzato che consente di svolgere in modo rapido e preciso tutte le operazioni di raccolta e pesatura del rifiuto e, aspetto altrettanto importante, di tutelare la sicurezza dei lavoratori che non vengono più a contatto con potenziali sostanze contaminanti. A presentarlo, sabato 12 giugno, è stato il presidente della Regione, Luca Zaia, ospite del polo operativo di Savno a Vittorio Veneto. Una svolta innovativa nel settore della raccolta differenziata.

«Tutto quello che si fa in Savno è un laboratorio di innovazione e oggi siamo davanti ad un'eccellenza: il nuovo "Uolli" e i dati nazionali sulla raccolta differenziata indicano un importante cambiamento nella società che in altre parti non è avvenuto - il commento di Zaia - Dobbiamo ricordare che l’ambiente non è una prerogativa di pochi ma deve essere di tutta la comunità».

Il robot

Uolli è gestito da un'intelligenza artificiale che permette lo svuotamento dei bidoni tramite un braccio con pinza governato da una rete neurale che opera tramite image processing, precisa al millimetro. Attraverso una telecamera posizionata sul braccio, viene analizzata l'area dei bidoni da svuotare e inviata a un monitor gestito da un operatore all'interno dell'ecomezzo. Il bidone viene identificato automaticamente grazie ad avanzati algoritmi di visione artificiale a machine learning, quindi il lavoratore addetto, senza mai scendere dalla cabina, seleziona la tipologia del contenitore da svuotare e il robot si occupa di tutto il resto. Grazie a una ventosa e a motori elettrici che in condizioni ideali sono capaci di sollevare un peso fino a circa 250 chili, il robot afferra un bidone alla volta, a mezz'aria ne pesa il quantitativo e poi lo svuota nel cassone. Per quanto riguarda l’apertura dei bidoncini per la raccolta del rifiuto umido Uolli è addirittura in grado di sbloccare la maniglia di sicurezza dopo averlo sollevato e appoggiato a un supporto del camion, per poi procedere allo svuotamento. Ogni dato registrato dal robot viene archiviato e analizzato per creare delle statistiche e verifiche sul peso medio sia dei bidoni sia del carico del mezzo, il che consente di ricavare, in tempi più rapidi rispetto allo standard nazionale, informazioni utili sulle raccolte rifiuti.

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I commenti

«L'idea è nata e maturata nel pieno della pandemia - spiega il senatore Gianpaolo Vallardi, ideatore del sistema - La necessità di dover garantire alla collettività un servizio essenziale in condizioni estreme tutelando il più possibile i nostri uomini, ci ha portato a pensare a quali potessero essere le soluzioni praticabili. Poi l’incontro con un’eccellenza italiana come IT-I ha reso possibile il concretizzarsi di questo progetto». «Sfruttando questa tecnologia i vantaggi sono numerosi sotto vari aspetti: prima di tutto salvaguardiamo la salute e il lavoro dei nostri operatori, che non dovranno più lavorare all'aperto con condizioni meteo avverse o con temperature sotto lo zero, in più non verranno più messi nella condizione di maneggiare sostanze potenzialmente contaminate e poco igieniche» aggiunge il presidente di Savno, Giacomo de Luca. «Lo sviluppo del progetto è un esempio di come idee estremamente innovative e visionarie possono essere tradotte in realtà grazie all’uso della intelligenza artificiale e della robotica più avanzata. La nostra società si occupa di sviluppare progetti innovativi, come quello che ha consentito di sviluppare un’idea originale del presidente Vallardi in una brillante realtà, con il forte supporto e il sostegno di Savno» puntualizza Nicola Battilani, direttore tecnico di Industria Tecnologica Italiana, che dirige il team di ingegneria che ha sviluppato il prodotto. «Un grande plauso va sicuramente al giovanissimo team che ha lavorato alla progettazione del sistema che in poco tempo ha consentito di raggiungere notevoli performance tecniche: il processo robotizzato che presentiamo oggi dura infatti in media circa 30 secondi per i contenitori da 120 e 240 litri (quelli di carta, secco, verde e vetro per intenderci), poco più per quelli dell’umido dotati di maniglia antirandagismo. Per questa ragione è ottimisticamente auspicabile che questa innovazione, come dimostra la presenza oggi di tante aziende del settore provenienti da tutt’Italia, avrà successo in tutta Italia» conclude Vallardi.

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