La Protezione Civile del gruppo A2A al lavoro preparare l’Adunata Alpini 2017 a Treviso

TREVISO Sono arrivati mercoledì sotto la pioggia ma hanno già cominciato a lavorare alacremente in modo che tutto sia pronto per la grande Adunata del Piave: loro sono i volontari della Protezione Civile del gruppo A2A. Uomini e donne che arrivano da Milano, Bergamo, Brescia, dalla Valtellina per progettare gli impianti e allestire con luce, acqua e gas i 16 campi del territorio trevigiano nei quali saranno accolte circa 10mila penne nere. L’Associazione Volontari di Protezione Civile del gruppo A2A ha preso dimora all’interno della caserma Boltar di Dosson. Da lì le squadre si muoveranno per preparare le zone in cui alloggeranno gli alpini in occasione della 90a Adunata Nazionale del 12, 13 e 14 maggio. Sono in 16, tra specialisti idraulici ed elettricisti, coordinati dal presidente dell’Associazione Luigi Bossi. Sono arrivati a Treviso con bilici, camion, rimorchi e saranno impegnati per l’Adunata per un totale di 400 giornate uomo di lavoro. Si occuperanno anche degli allacciamenti dei Posti Medici Avanzati e dei punti di primo soccorso gestiti dal 118-Ulss 2 Marca Trevigiana.

Il lavoro dei volontari proseguirà durante i giorni dell’Adunata, con una reperibilità di 24 ore su 24 di quattro squadre di pronto intervento, due di elettricisti e due di idraulici. Al termine della manifestazione, raccoglieranno tutto il materiale utilizzato nei container, lo riporteranno in sede, a Milano, lo revisioneranno e lo sistemeranno, pronto per il successivo utilizzo. “Ci occupiamo di approntare gli impianti verificandone minuziosamente il funzionamento” - spiega il presidente Bossi che sottolinea come questo sia “un grande impegno, monetizzabile in circa 500mila euro di valore per la manodopera e 700mila per il materiale”. E prosegue: “Per i nostri specialisti elettrici e idraulici l’Adunata rappresenta ogni volta un’occasione di addestramento, un momento prezioso per lavorare sull'affiatamento dei volontari e per condividere professionalità ed esperienze in modo da rendere sempre più completa la preparazione del singolo operatore”.

Il presidente del COA, Comitato Organizzatore Adunata del Piave, Luigi Cailotto, punta l’attenzione sul prezioso lavoro svolto dai volontari del Gruppo A2A: “E’ un’opera fondamentale per noi che anno dopo anno sappiamo di poter contare su questo gruppo di cui riconosciamo il valore”. Tra le aree di intervento l’ex caserma Tommaso Salsa di Santa Maria del Rovere.

ASSOCIAZIONE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE DEL GRUPPO A2A

L’Associazione opera nel campo della protezione civile dal 1976: il 29 maggio prossimo ricorreranno i 41 anni dalla costituzione. L’Associazione è formata da persone che, attraverso l’esperienza lavorativa e una crescita professionale avvenuta all’interno di aziende del Gruppo A2A, hanno acquisito professionalità specifiche di alto livello qualitativo. Numerosi gli interventi su emergenze, a livello italiano e internazionale. Volontari di protezione civile del Gruppo A2A sono stati operativi in occasione del terremoto del Friuli del 1976 e di quello dell’Irpinia del 1980. Hanno aiutato dopo l’alluvione della Valtellina, quella nella Valle del Tanaro, quella della Valle dell’Orco, il terremoto del Molise, il maremoto de sud est asiatico del 2005 e quello nel nord est dello Sri Lanka, e poi ancora nel 2009 dopo il terremoto dell’Aquila, nel 2010 dopo quello di Haiti, in Emilia nel 2012 e in quelli più recenti del Centro Italia. Oggi l’Associazione conta 160 volontari e un grande parco automezzi ed è specializzata negli interventi su impianti elettrici, impianti di distribuzione gas, acquedotti e fognature. Nel 2013 è stata riconosciuta dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile quale “associazione di interesse nazionale” e inserita nell’elenco delle Colonne Mobili Nazionali che collaborano direttamente con il dipartimento.